Sommario
Cosa mangiano e bevono le api?
Nello specifico, nettare e polline rappresentano il cibo “fresco” che le api raccolgono da fiori e piante. Esse, però, si nutrono anche di miele, sostanza processata all’interno dell’alveare.
Come si nutrono di api?
Il loro cibo fresco delle api è costituito da nettare e polline di cui si nutrono in primavera e in estate. Tuttavia la necessità di far superare all’intera colonia il lungo periodo invernale, le spinge a fare il miele, cibo che creano e di cui fanno abbondante scorta.
Come somministrare lo sciroppo alle api?
Lo sciroppo, invece, lo si può somministrare attraverso il classico nutritore da porre sopra il coprifavo o con il nutritore “a tasca” che prende il posto di un favo all’interno del nido.
Quando si devono nutrire le api?
Raccomandava di iniziare l’alimentazione 40 – 50 giorni prima di un grande raccolto. Per sbagliare meno l’inizio della stimolazione scriveva di non guardare il calendario, ma di conoscere la flora che ci circonda e cogliere da lei i segnali dell’inizio.
Cosa dare alle api?
Acqua e zucchero al posto del nettare dei fiori L’idea è quella di porre all’esterno, su balconi o finestre, un cucchiaino di acqua e zucchero per nutrire e aiutare le api in difficoltà.
Quanto miele mangia un ape?
Almeno 4 chilogrammi di nettare E, poiché in un alveare in buone condizioni di sviluppo le bottinatrici sono almeno 10.000, ogni giorno entrano nell’alveare circa 4 kg di nettare. Che non significano però 4 kg di miele, in quanto il miele ha una concentrazione di acqua spesso molto inferiore a quella del nettare.
Quanto miele mangiano le api?
Si è calcolato che una famiglia di media forza consuma circa 2kg di miele al mese in periodi di assenza di fioriture. Ovviamente questo consumo stimato deve essere adeguato ai singoli casi: in zone più miti le consumeranno di meno, in zone con clima più rigido e inverni più lunghi avranno un fabbisogno maggiore.
Quando si dà lo sciroppo alle api?
In primavera lo sciroppo artigianale classico (saccarosio sciolto in acqua) va bene, anzi spesso meglio, di quelli acquistati. Questo perché il saccarosio è un disaccaride, cioè un composto di due zuccheri semplici (glucosio e fruttosio), facilmente scomponibile ed utilizzabile dalle api.
Quanto sciroppo alle api?
Ti consiglio, all’approssimarsi dell’autunno di distribuire uno sciroppo più concentrato (2 kg di zucchero in un litro di acqua è una soluzione satura, e aggiungendone dell’altro non si solubilizzerà) perché è quello che stimola meno l’attività delle api e facilita loro il compito della deumidificazione.
Quando dare candito proteico alle api?
– Nel periodo agosto – settembre con il fine di preparare correttamente le riserve corporee delle api (Corpo Grasso) che sverneranno all’interno dell’alveare. – In presenza di monocoltura (apporto di polline di scarsa qualità biologica). – Durante una forte infestazione da Varroa. – In presenza di Nosema.