Sommario
Su quale elemento si basa la risposta nel sistema penale minorile?
Il sistema penale minorile italiano si costruisce intorno al concetto di imputabilità. Per poter procedere penalmente nei confronti di un minore è necessario che questi sia imputabile. Il concetto di imputabilità implica la capacità di intendere e di volere come presupposto della colpevolezza.
Come si distinguono le prove?
Le prove si dividono, poi, tra prove dirette e prove indirette (o rappresentative). Con le prime il giudice percepisce direttamente, ovvero con i propri sensi, il fatto allegato: si pensi all’ispezione disposta per accertare lo stato di taluni luoghi rilevante per la decisione.
Quando nasce il diritto minorile?
Il primo disegno di legge in materia di minori risale al 1909. Solo nel 1934, venne istituito un Tribunale specializzato in materia minorile “il Tribunale per i Minorenni”. Nel 1959, venne approvata dall’ONU la “Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo”. …
Quale DPR regolamenta il processo penale minorile?
In questo capitolo saranno esaminati i principi che stanno alla base del processo penale minorile disciplinato dal D.p.r. 22 settembre n. 448 del 1988, che ha recepito le indicazioni delle principali fonti internazionali in materia minorile e della Costituzione, differenziandolo dal processo penale ordinario.
Qual è la finalità del processo penale minorile?
La finalità del processo penale minorile è innanzitutto quella di rendere accessibile il sistema sanzionatorio al soggetto minore. Il processo minorile pone il minore come soggetto principale del processo, impone al giudice di spiegare gli eventi processuali e di svolgere una funzione educativa.
Quanti tipi di prove esistono?
In relazione al mezzo le prove possono essere di due specie, e cioè: — prove precostituite o documentali: che esistono già prima del giudizio (es.: atto pubblico e scrittura privata); — prove semplici o costituende: che si formano in giudizio (prove testimoniali, presunzioni, confessione, giuramento).
Chi ha creato i diritti dei bambini?
Nel 1923, Eglantyne Jebb, fondatrice di Save the Children, scrisse la prima Carta dei Diritti del Bambino o Dichiarazione di Ginevra, che è stata adottata dalla Società delle Nazioni nel 1924 e che ha costituito il testo base per la successiva dichiarazione delle Nazioni Unite, anche se ancora non vincolante per gli …
Cosa è stato fatto per i diritti dei bambini?
Il 20 novembre 1989, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia, la quale sanciva per la prima volta che tutti i bambini hanno diritti – alla sopravvivenza, allo sviluppo, alla protezione e alla partecipazione.
Come si svolge il processo penale minorile?
Il processo penale minorile prevede le stesse fasi che sono previste in un processo penale ordinario. Il procedimento si apre con la notizia di reato e prosegue con le indagini preliminari condotte dal giudice per le indagini preliminari scelto all’interno del tribunale per i minorenni.
Chi può chiedere il giudizio immediato?
Oltre che dal pubblico ministero, il giudizio immediato può essere richiesto anche dall’imputato. Il termine per provvedervi, in tal caso, è di massimo tre giorni prima dell’udienza preliminare e la richiesta va fatta con dichiarazione presentata in cancelleria personalmente o a mezzo di procuratore speciale.
Qual è il ruolo del servizio sociale della giustizia minorile?
Il servizio interviene a favore di tutti i minori sottoposti a procedimento penale e che si trovano nell’ambito territoriale di competenza concorrendo alle decisioni dell’Autorità giudiziaria ed alla promozione e tutela dei diritti dei minorenni.