Sommario
Quando sei in affitto è il proprietario vuole vendere la casa?
431/98, o se l’inquilino non vuole o non può acquistare l’immobile, il locatario ha diritto di vendere a terzi così come l’inquilino ha diritto di restare nell’immobile fino a naturale scadenza del contratto, a meno che le parti non giungano a un diverso accordo.
Come mandare via un inquilino rumoroso?
In ogni caso, per poter mandare via di casa un inquilino di casa in affitto fastidioso, il proprietario dell’appartamento deve rivolgersi al giudice e chiedere lo scioglimento del contratto e la risoluzione anticipata dello stesso a causa di grave inadempimento.
In quale caso si possono mandare via gli inquilini?
Quando è ammesso lo sfratto oltre che per morosità e finita locazione: mancato rispetto del regolamento condominiale, molestie, ristrutturazione, mancato utilizzo dell’appartamento.
Quando il locatore può vendere l’immobile?
Il proprietario può vendere una casa locata in prossimità della prima scadenza del contratto di affitto, senza essere obbligato a rinnovarlo, quando non possiede altri immobili a uso abitativo oltre a quello locato e a quello in cui risiede: lo stabilisce la legge n. 431/98, all’articolo 3.
Cosa fare se l’inquilino non va via?
L’unica soluzione è agire con una causa di sfratto per finita locazione [5]. Ma di cosa si tratta? Lo sfratto è un provvedimento del giudice che impone all’inquilino di riconsegnare e rilasciare l’appartamento a lui locato.
Quali sono i rumori molesti in condominio?
Definiamo molesto quel rumore che turba il riposo e la quiete delle persone. Normalmente si parla di soglia di tollerabilità quando il livello medio del rumore di fondo supera i 3,5 decibel.
Come vendere un immobile affittato?
La legge permette al proprietario di vendere una casa già affittata con l’inquilino dentro, pertanto si può effettuare il trasferimento della proprietà, mediante rogito notarile, prima che scada il contratto di locazione.
Come vendere casa occupata?
La legge consente al proprietario di vendere un appartamento già dato in affitto e, quindi, con l’inquilino dentro. Si può procedere pertanto al trasferimento della proprietà, con un regolare rogito notarile, prima ancora che scada il contratto di locazione.
Quando scatta il diritto di prelazione?
Il diritto di prelazione può essere esercitato soltanto nel momento in cui il concedente comunichi al beneficiario l’intenzione di concludere il contratto: tale comunicazione prende il nome di denuntiatio. Nella pratica, consiste in una dichiarazione che contiene una proposta contrattuale.
Quando vige il diritto di prelazione?
La prelazione spetta solo in caso di vendita (cessione a titolo oneroso) e non anche in caso di donazione. Per cui, anche in presenza di prelazioni, il titolare del bene può non tenerne conto se intende regalarlo a un altro soggetto.