Sommario
Quali ragioni determinarono la guerra in Ruanda e quindi il genocidio?
L’odio interetnico fra Hutu e Tutsi, molto diffuso nonostante la comune fede cristiana, costituì la radice scatenante del conflitto, pur se l’idea di una differenza di carattere razziale fra queste due etnie è estranea alla storia ruandese e rappresenta semmai uno dei lasciti più controversi del retaggio coloniale …
Quale era il significato della distinzione tra Hutu e Tutsi prima dell’epoca coloniale?
L’idea di una differenza di tipo razziale fra gli Hutu e i Tutsi è legata al primo colonialismo belga in Africa. Essi osservarono che i Twa (un terzo gruppo etnico dell’area) erano di bassa statura (come i pigmei), gli Hutu erano di media altezza, e i Tutsi erano molto alti e snelli.
Perché genocidio Ruanda?
Dal 6 aprile al 16 luglio 1994 si compie in Ruanda il genocidio dei tutsi e degli hutu moderati, per mano dell’esercito regolare e degli interahamwe, milizie paramilitari. Il movente ideologico fondamentale è l’odio razziale verso la minoranza tutsi, che aveva costituito l’élite sociale e culturale del Paese.
A quale evento è riconducibile l’inizio del sanguinoso conflitto etnico operato dall etnia Hutu a danno di quella Tutsi?
Guerra civile in Ruanda
Guerra civile in Ruanda parte del Genocidio del Ruanda | |
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Data | Prima fase: 1º ottobre 1990 – 4 agosto 1993 Seconda fase: 7 aprile – 18 luglio 1994 |
Luogo | Ruanda |
Casus belli | Tensioni etniche fra Hutu e Tutsi |
Esito | Prima fase: Accordi di Arusha Seconda fase: Vittoria del FPR |
Qual è la capitale del Ruanda?
Kigali
Ruanda/Capitali
Kigali è la capitale e la città più popolosa della repubblica del Ruanda. È capoluogo della provincia omonima. È situata al centro della nazione ed è la principale città del paese dal punto di vista culturale ed economico. È divenuta capitale nel 1962, in seguito al raggiungimento dell’indipendenza da parte del paese.
Quanti morti genocidio Ruanda?
Su una popolazione di 7.300.000, di cui l’84 % hutu, il 15 % tutsi e l’1 % twa, le cifre ufficiali diffuse dal governo ruandese parlano di 1.174.000 persone uccise in soli 100 giorni (10.000 morti al giorno, 400 ogni ora, 7 al minuto). Altre fonti parlano di 800.000 vittime. Tra loro il 20% circa è di etnia hutu.
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