Sommario
Come sono i versi della poesia La fontana malata?
I cinque versi onomatopeici, ripetuti in blocco per tre volte all’inizio, in mezzo e alla fine del testo confermano la struttura litanica, da filastrocca, de La fontana malata. Anche al loro interno si nota la presenza di un principio fortemente iterativo come l’allitterazione della – c -.
Quali sono le figure retoriche nella poesia La fontana malata?
Le figure retoriche principali de La fontana malata sono l’onomatopea e la personificazione. La fontana malata è una poesia di Aldo Palazzeschi che fa parte della sezione Le mie ore all’interno della raccolta Poemi del 1909.
Quali sono le onomatopee nella poesia La fontana malata?
La poesia è strutturata in due parti: nella prima parte risaltano le onomatopee primarie, ovvero le onomatopee che riproducono direttamente un suono quali le parole clof, clop, cloch, ecc… che vogliono significare l’eterno gocciolare della fontana.
Che spasimo sentirla tossire?
E’ giu’, nel cortile, la povera fontana malata; che spasimo! sentirla tossire. Tossisce, tossisce, un poco si tace…. di nuovo.
Chi sono Son forse un poeta no certo?
Aldo Palazzeschi Chi sono? Son forse un poeta? No, certo. Non scrive che una parola, ben strana, la penna dell’anima mia: “follia”.
Chi sono io Palazzeschi figure retoriche?
Le principali figure retoriche sono le formule dubitative e negative, rappresentate dalle domande : “ chi sono? Una delle figure retoriche più importanti in questo testo è la metafora del verso 18-19-20 : “ Io metto una lente davanti al mio cuore per farlo vedere alla gente “.
Chi ha scritto la fontana malata?
Aldo Palazzeschi
Fontana malata di Aldo Palazzeschi.
Chi sono Palazzeschi spiegazione?
è scritta da Aldo Palazzeschi che era un crepuscolare, nel testo sono presenti tre parole chiavi che sono: la follia, la malinconia e la nostalgia. Egli accomuna la sua vita di artista, incerta e precaria, a quella di un saltimbanco. La poesia è caratterizzata da versi liberi.