Sommario
Che cosa vuol dire endovena?
di endo- e vena2]. – In medicina, di iniezione che si pratica, a scopo terapeutico o diagnostico, iniettando il liquido direttamente in una vena; anche come s. f.: fare un’e. (o un’endovena). [di iniezione praticata in vena] ≈ endovena.
Quali farmaci si possono fare in bolo?
I farmaci che più spesso si somministrano in bolo sono quelli in condizioni di emergenza (adrenalina, atropina, ecc) o ancora la furosemide e numerosi cortisonici. In infusione quando, attraverso l’utilizzo di pompe infusionali.
Come somministrare farmaco endovena?
Nel caso della via endovenosa, un ago viene inserito direttamente all’interno della vena. La soluzione contenente il farmaco può essere somministrata in dose singola o per infusione continua.
Come si fa una puntura endovenosa?
L’iniezione endovenosa dev’essere effettuata in maniera molto lenta, in modo da non provocare improvvisi sbalzi di pressione all’interno del vaso sanguigno. Le soluzioni che si iniettano devono essere apirogene e isotoniche con il sangue.
Quanto dura una bottiglia di flebo?
Generalmente una flebo da 500 cc di soluzione fisiologica o glucosata e velocità di somministrazione normale, dura circa 30 minuti.
Che cosa significa intratecale?
intratecale agg. [comp. di intra- e teca]. – In medicina, che avviene all’interno di una teca (e spec.
Come regolare la flebo?
Il flusso del liquido si può regolare tramite il gocciolatoio, ovvero una leva sul deflussore della flebo che può rendere la discesa del liquido nell’agocannula più o meno veloce, secondo necessità.
Cosa succede se si inietta acqua nelle vene?
Lo scambio tra acqua distillata a soluzione fisiologica non è di per sè pericolosa, ma in pazienti particolarmente debilitati potrebbe provocare un processo di «diluizione» del sangue, con rottura dei globuli rossi e conseguente sanguinamento ed emorragia.
Cosa succede se fai una puntura viene fatta male?
Può capitare che dopo 24-48 ore nel punto dell’iniezione compaia un punto rosso, caldo e dolente, in questo caso l’iniezione intramuscolare non è stata eseguita bene e la sede sta procedendo verso la formazione di un ascesso ed è indispensabile rivolgersi subito al proprio medico, non bisogna mai aspettare.
Cosa si intende per terapia endovenosa?
Per terapia endovenosa (EV) si intende qualsiasi soluzione o farmaco (per uso endovenoso) somministrato in una vena di grande, medio o piccolo calibro, centrale o periferica. La somministrazione della terapia endovenosa è responsabilità infermieristica; la prescrizione è sempre medica.
Qual è la via endovenosa?
La via endovenosa consente una rapida somministrazione del farmaco perché si evita la fase di assorbimento necessaria con le altre vie di somministrazione e consente la somministrazione in infusione continua, mantenendo in questo modo un dosaggio terapeutico costante nel sangue.
Qual è la via di somministrazione endovenosa?
La principale caratteristica della via di somministrazione endovenosa è l’assenza di tutti i passaggi descritti nelle altre vie di somministrazioni (orale, sottocutanea, intramuscolare ecc.). Con la somministrazione endovenosa, infatti, il principio attivo, solubilizzato in un veicolo acquoso, viene direttamente immesso nel sistema circolatorio.
Come deve essere effettuata l’iniezione endovenosa?
L’iniezione endovenosa dev’essere effettuata in maniera molto lenta, in modo da non provocare improvvisi sbalzi di pressione all’interno del vaso sanguigno. Le soluzioni che si iniettano devono essere apirogene e isotoniche con il sangue.