Sommario
Che significa ICD 10?
Classificazione Statistica Internazionale delle Malattie e dei Problemi Sanitari Correlati (ICD10)
Quando è stato pubblicato l ICD 10?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ultimato nel 1994 la pubblicazione dei tre volumi della ICD-10, di cui l’Ufficio di Statistica del Ministero della salute, congiuntamente all’Istituto Nazionale di Statistica, ha curato la traduzione in lingua italiana.
Dove comprare ICD 10?
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Quali sono gli assi dell ICD-10?
A00 – B99 Alcune malattie infettive e parassitarie C00 – D43 Neoplasie E00 – E90 Malattie endocrine, nutrizionali, e metaboliche G00 -G99 Malattie del sistema nervoso H00 – H59 Malattie dell’occhio e annessi H60 – H95 Malattie dell’orecchio e del processo mastoideo I00 – I99 Malattie del sistema circolatorio J00 – J99 …
Come vengono classificate le malattie?
La Classificazione Internazionale delle Malattie (International Classification of Diseases, comunemente chiamata ICD) è un sistema di classificazione nel quale le malattie e i traumatismi sono ordinati per finalità statistiche in gruppi tra loro correlati.
Quando uscirà ICD 11?
L’undicesima versione dell’Icd – consultabile sul portale ufficiale dedicato – sarà presentata all’Assemblea mondiale della sanità nel maggio 2019, per essere adottata dagli Stati membri ed entrerà in vigore dal gennaio 2022.
Cosa significa icd9?
La Classificazione Internazionale delle Malattie 9° revisione, Modifiche Cliniche (ICD‐9‐CM) è la versione della Classificazione Internazionale delle Malattie prevista in Italia dalla normativa per la codifica delle malattie e dei problemi correlati.
Che cos’è la Classificazione ICF CY?
La Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute per Bambini e Adolescenti (ICF-CY) deriva dalla Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF) (OMS, 2001) ed è realizzata per documentare le caratteristiche dello sviluppo del bambino e l’ …
Quali sono i disturbi evolutivi specifici misti?
“Per “disturbi evolutivi specifici” intendiamo, oltre i disturbi specifici dell’apprendimento, anche i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, ricomprendendo – per la comune origine nell’età evolutiva – anche quelli dell’attenzione e dell’iperattività “