Sommario
Che significato ha il passaggio del Rubicone nella storia di Cesare?
Poiche’ il Rubicone era rappresentava, per la sicurezza di Roma, il confine settentrionale oltre il quale gli eserciti non potevano andare, esso puo’ essere considerato come una sorta di Pomerium virtuale. ” Cesare programmò e scommesse al tempo stesso, ma il suo fu un calcolo vincente.” SCOMMISE!!
Cosa disse Giulio Cesare?
(Persino tu, Bruto, figlio mio) è un’espressione latina attribuita a Giulio Cesare.
In quale occasione Giulio Cesare disse il dado è tratto?
“Alea iacta est!” è la frase attribuita da Svetonio a Gaio Giulio Cesare, che l’avrebbe proferita dopo aver varcato il Rubicone alla testa di un esercito nella notte del 10 gennaio del 49 a.C..
In che occasione Giulio Cesare ha detto il dado è tratto?
Quando Cesare disse Alea iacta est?
Per i più curiosi vi sveliamo chi ha detto Alea iacta est: secondo Svetonio sembrerebbe che la paternità di Alea iacta est sia da attribuire a Giulio Cesare che pronunciò questa frase quando, nel 49 a.C., nonostante la legge lo proibisse, superò il fiume Rubicone ed entrò in territorio italico.
Quando fu l’attraversamento del Rubicone?
L’attraversamento del Rubicone da parte di Giulio Cesare, avvenuta nella notte fra l’11 e il 12 gennaio del 49 a.C., rappresenta l’episodio iniziale della guerra civile romana che si scatenò tra il generale romano conquistatore della Gallia, e la fazione più tradizionalista e conservatrice del Senato rappresentata da Gneo Pompeo Magno.
Quando Giulio Cesare attraversa il Rubicone?
10 Gennaio 49 a.C.: Giulio Cesare attraversa il Rubicone. Dopo la morte di Crasso, avvenuta nel 55 a.C., il Senato, il fiume Rubicone.
Come ha varcato il fiume Rubicone?
Così Cesare ha deciso di varcare con le sue legioni il confine politico della penisola italiana, il fiume Rubicone. Il 9 gennaio ha ordinato a 5 coorti di marciare fino alla riva del fiume ed il 10 gennaio ha attraversato il Rubicone, pronunciando la storica frase ” Alea iacta est ” (Il dado è tratto).