Chi ha firmato e ratificato il protocollo di Kyoto?
1997 A dicembre gli aderenti definiscono il protocollo di Kyoto a Kyoto, in Giappone, dove si accordano in linea generale sugli obiettivi di emissioni. 2004 Russia e Canada ratificarono il Protocollo di Kyoto all’UNFCCC e il trattato entra in vigore il 16 febbraio 2005.
Quali paesi non hanno rispettato il protocollo di Kyoto?
Cina, India e altri Paesi in via di sviluppo non hanno aderito agli obblighi del protocollo di Kyoto perché non sono stati tra i primi responsabili delle emissioni di gas serra, anche se il loro più recente periodo di industrializzazione sta aggravando oggi il cambiamento climatico.
Cosa ha stabilito il Protocollo di Kyoto?
Il protocollo di Kyoto prevede che i paesi debbano raggiungere i propri obiettivi di riduzione principalmente attraverso misure nazionali. Tuttavia, il protocollo consente di ridurre le emissioni di gas a effetto serra attraverso dei meccanismi basati sul mercato, i cosiddetti “Meccanismi Flessibili”.
Quali sono le nazioni firmatarie del protocollo di Kyoto?
Entità statali firmatarie e ratificanti il protocollo di Kyoto. Nell’ottobre 2009 le nazioni firmatarie del protocollo di Kyoto erano 184, se escluse le isole Cook e Niue, che pur essendo poste sotto la sovranità della Nuova Zelanda, aderiscono all’UNFCCC separatamente da essa, e l’UE, che costituisce un ente separato dai suoi Stati membri.
Quando fu ratificato il trattato di Kyoto?
Il trattato climatico di Kyoto prima di entrare ufficialmente in vigore prevedeva di essere ratificato da almeno 55 nazioni firmatarie, le quali dovevano rappresentare non meno del 55% delle emissioni nocive di natura antropica responsabili dell’effetto serra, in particolare del monossido di carbonio. Questo obiettivo fu raggiunto soltanto nel
Quali paesi sono esonerati dagli obblighi del Kyoto?
Cina, India e altri Paesi in via di sviluppo sono stati esonerati dagli obblighi del protocollo di Kyoto perché essi non sono stati tra i principali responsabili delle emissioni di gas serra durante il periodo di industrializzazione che si crede stia provocando oggi il cambiamento climatico.