Sommario
Chi ha inventato la noia?
La noia (romanzo)
La noia | |
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Autore | Alberto Moravia |
1ª ed. originale | 1960 |
Genere | romanzo |
Lingua originale | italiano |
Che sentimento e la noia?
La noia viene talvolta percepita come apatia (mancanza di emozioni, di interesse) o come abulia (mancanza di volontà). Eppure già nell’etimologia c’è qualcosa di stridente. La noia è infatti, nella sua prima accezione, tutt’altro che un sentimento neutrale. Noia è odio, dal latino tardo inodiare, avere in odio.
Perché la noia per Leopardi è il più sublime dei sentimenti?
Ecco dunque che la noia si profila come “il più sublime dei sentimenti umani” (Pensieri LXVIII), nel riconoscere l’animo umano e il suo inappagabile desiderio d’infinito, assai più grandi dell’universo stesso e dunque soggetti al patimento di mancanza e vuoto.
Che cos’è la noia per Schopenhauer?
Esistono infatti per Schopenhauer due tipi di noia: quella superficiale per cui «L’annoiato lungi dal non volere, vuole» e rimpiange la vita intensamente vissuta nella tensione. La noia infatti è la volontà che vuole se stessa com’era. Una volontà più sofisticata ma non meno tenace e sfibrante.
Cosa pensa Leopardi del tempo la noia?
Nello Zibaldone (4043) Leopardi definisce perciò la noia come “vita pienamente sentita, provata, conosciuta” che si contrappone fortemente al concetto di piacere delineato ne La quiete dopo la tempesta come negativo in quanto “privazione, anzi diminuzione semplice del dispiacere che è il suo contrario” (Zib. 4074).
Chi dice assenza di piacere e dispiacere dice noia?
( 3714 ) Chi dice assenza di piacere e dispiacere, dice noia, non che assolutamente queste due cose sieno tutt’una, ma rispetto alla natura del vivente, in cui l’una senza l’altra (mentre ch’ei sente di vivere) non può assolutamente stare. La noia è il desiderio della felicità, lasciato, per cosí dir, puro.
Chi parla della noia?
Sia Lucrezio che Seneca lo chiamano Taedium vitae, Orazio, invece, parla di una “strenua inertia”, ma tutti e tre si rivolgono ad un interlocutore più o meno fittizio cui spiegano, tramite esempi e citazioni, che il viaggio non può giovare al “malato” ovvero chi ha in noia la vita; la visione di paesaggi esotici e la …