Sommario
Come calcolare la distanza dei tuoni?
La distanza di un temporale dal luogo di osservazione è facile da calcolare. È espressa in metri e si ottiene moltiplicando la velocità del suono di 330 metri al secondo, alla quale si avvicina il tuono, con il numero di secondi che intercorrono fra l’apparizione di un fulmine e la percezione del tuono.
Come si calcola la distanza di un temporale?
Per calcolare quanto è distante il fulmine da noi dobbiamo moltiplicare il numero di secondi trascorsi per la velocità del suono, cioè: 4 secondi x 343 metri al secondo = 1372 metri. Ecco, il fulmine è caduto a poco meno di un chilometro e mezzo da noi.
Come si fa a calcolare la distanza della caduta di un fulmine?
Il suono viaggia a 330 metri (circa) al secondo. Moltiplicando questo numero per i secondi intercorsi tra il lampo ed il tuono, otterremo la distanza. Ad esempio se sono trascorsi 3 secondi, il fulmine caduto sara stato distante 990 metri.
Quanto tempo passa tra un fulmine e il tuono?
21 secondi
Se tra il lampo e il tuono passano all’incirca 21 secondi, dividendo per tre, il fulmine è caduto a 7 km di distanza. Quello è il raggio in cui si sta sviluppando il temporale.
Quanto tempo passa dal lampo il tuono?
Come calcolare la distanza tra lampo e tuono?
E’ molto semplice calcolare la distanza. Sapendo che il suono nell’aria a temperatura ambiente viaggia a circa 340 metri al secondo, vi basterà moltiplicare questo numero per i secondi che separano il fulmine (lampo) dal tuono. Esempio: tempo fra lampo e tuono = 5 secondi distanza temporale = 340 metri/secondo * 5 secondi = 1700 metri
Come avviene il rombo del tuono?
Il rombo del tuono segue il bagliore del lampo, poiché la luce viaggia a velocità maggiore rispetto al suono: misurando il tempo che passa tra la visione del lampo e la percezione del suono è possibile capire a quale distanza si è verificato il fenomeno.
Quali sono le cause del tuono?
La prima teoria sulle cause del tuono di cui si abbia traccia è attribuita al filosofo greco Aristotele nel III secolo a.C.: una primitiva speculazione lo faceva derivare dalla collisione delle nuvole. Si susseguirono molte altre teorie tra cui quella di metà del XIX secolo con la quale si riteneva che il fulmine producesse il vuoto.