Sommario
- 1 Come dare il nome ad un composto organico?
- 2 Come dare il nome Iupac?
- 3 Come si formano gli alcani?
- 4 Come si usa la nomenclatura degli alcani ramificati?
- 5 Cosa sono gli alcani a catena ramificata?
- 6 Che cosa indica la formula di una molecola?
- 7 Come si attribuisce il nome IUPAC?
- 8 Come si fa a capire se una formula chimica e corretta?
- 9 Qual è la formula generica di una molecola?
Come dare il nome ad un composto organico?
il nome è costituito dall’elenco delle ramificazioni precedute dal numero di ogni atomo della catena principale che le ospita, seguito dal nome della catena principale. Il nome va scritto come un’unica parola e si ricordi che i prefissi di-, tri- ecc. non concorrono all’ordine alfabetico dei sostituenti.
Dove si trovano in natura gli alcani?
Le fonti principali di alcani sono i giacimenti di gas naturale e di petrolio formatisi dalla decomposi- zione di depositi di organismi vegetali e animali. Il gas naturale è costituito essenzialmente da metano, ma contiene anche altri alcani, per esempio etano, propano e butano.
Come si chiamano gli alcani?
Gli alcani sono anche chiamati idrocarburi saturi perché, per un dato numero di atomi di carbonio, contengono il più alto numero possibile di atomi di idrogeno.
Come dare il nome Iupac?
Per assegnare il nome IUPAC sostitutivo ad una molecola si deve seguire una procedura complessa in quattro fasi: 1) individuare il gruppo funzionale principale e la catena principale 2) numerare la catena principale ed assegnarle il nome 3) assegnare il nome e la posizione ad ogni sostituente 4) scrivere il nome …
Come si da il nome agli alcheni?
Per la nomenclatura degli idrocarburi insaturi, alcheni e cicloalcheni (alcheni ad anello chiuso), la IUPAC stabilisce le seguenti regole e procedure: 1. si assegna il suffisso -ene per la presenza del doppio legame (alchene o ciclo- alchene); 2. si individua la catena più lunga contenente il doppio legame; 3.
Come riconoscere alcani?
Quando tutti gli atomi di carbonio sono ibridati sp3 (geometria tetragonale) il composto prende il nome di alcano; la presenza nella catena di carbonio di un legame doppio (ibridazione trigonale sp2) dà origine a un alchene; infine quando c’è un legame triplo (ibridazione digonale sp) la sostanza viene detta alchino.
Come si formano gli alcani?
Gli alcani possono essere ottenuti per idrogenazione degli alcheni tramite idrogeno e catalizzatore. Questo processo prevede una sin-addizione dell’idrogeno al doppio legame dell’alchene. Per approfondimenti si veda: idrogenazione catalitica degli alcheni.
Quali sono le Isomerie degli alcani?
Le isomerie tipiche degli alcani sono l’isomeria di struttura (o di catena) e l’isomeria conformazionale. (C5H12), osserviamo che è possibile scrivere altre formule di struttura oltre a quelle dei due composti citati: Per il butano le formule possibili sono due.
Come capire il nome Iupac?
La nomenclatura IUPAC utilizza il termine ossido preceduto dai prefissi mono-, di-, tri- ecc. in base al numero di atomi di ossigeno presenti nella molecola. A tale termine seguono di e il nome del catione preceduto da un prefisso che specifica il numero di atomi con cui il catione compare nella molecola.
Come si usa la nomenclatura degli alcani ramificati?
Per la nomenclatura degli alcani ramificati, si usa un sistema di denominazione internazionale chiamato IUPAC, che prevede regole che possono essere così riassunte: trovare la più lunga catena di atomi di carbonio. Il composto assume il nome del corrispondente idrocarburo.
Qual è il nome del seguente alcano?
Il nome del seguente alcano. è 5-isopropil-2,2-dimetilottano (e non 2,2-dimetil-5-isopropilottano) Esercizi sulla nomenclatura di alcani. Al seguente link vengono proposti esercizi svolti e commentati sulla nomenclatura di alcani e cicloalcani. Studia con noi. Home page.
Qual è la reattività degli alcani?
La reattività degli alcani è basata sulla formazione di radicali, innescata dalla luce o dal calore. L’esempio più noto è la combustione, una reazione a catena – a volte esplosiva – in cui il calore sviluppato produce ulteriori radicali che proseguono ed amplificano la reazione stessa. combustione; R-H + O 2 → CO 2 + H 2 O + calore.
Cosa sono gli alcani a catena ramificata?
Al contrario, gli alcani nei quali la catena si ramifica si chiamano appunto alcani a catena ramificata. Le varie forme di alcani con stessa formula ma struttura differente sono isomeri. Ad esempio il n-butano e l’isobutano sono isomeri di struttura.
Come individuare la catena più lunga?
La radice indica il numero di atomi di carbonio presenti nella catena carboniosa continua più lunga nella molecola. Il suffisso indica quale gruppo funzionale è presente. Il prefisso ci dice l’identità, la posizione e il numero di sostituenti attaccati alla catena carboniosa.
Come si rappresenta la formazione delle molecole?
La molecola è scritta come una sequenza di atomi di C. Ciascun C è seguito dagli atomi ad esso legati; in casi ambigui si usano le parentesi. Il primo C a sinistra può essere preceduto dagli atomi ad esso legati. Le formule condensate talvolta possono essere non sufficientemente chiare.
Che cosa indica la formula di una molecola?
La formula molecolare è la formula chimica che rappresenta la costituzione atomica di una molecola in lettere (per indicare gli elementi) e cifre (per indicare il numero di atomi dello stesso elemento nella molecola).
Come dare il nome IUPAC?
Nomenclatura Alcheni
- Le regole per la nomenclatura IUPAC degli alcheni sono simili alle regole per la nomenclatura degli alcani ma se ne devono aggiungere di nuove:
- 1) la desinenza -ano dell’alcano viene sostiuita dalla desinenza -ene.
- CH2=CHCH2CH3 chiamato 1-butene.
Come dare il nome agli alcoli?
NOMENCLATURA DEGLI ALCOLI Il nome viene attribuito aggiungendo alla nomenclatura IUPAC del composto da cui derivano la desinenza –olo altrimenti aggiungendo il prefisso alcol al nome del gruppo alchilico (es.: CH3OH si può chiamare o alcol metilico o metanolo).
Come si attribuisce il nome IUPAC?
La nomenclatura IUPAC assegna al nome del non metallo il suffisso -uro seguito dal termine di idrogeno.
Come si disegna la struttura di una molecola?
A ogni elemento assegniamo i suoi elettroni, che disegniamo come dei pallini che circondano l’atomo sopra, sotto, a destra e a sinistra, come se fossero ai vertici di una ipotetica croce. Se gli elettroni da sistemare sono più di quattro, dobbiamo iniziare ad appaiarli per formare dei doppietti.
Come si fa la struttura di Lewis?
Consiste in un disegno bidimensionale dove ogni atomo è rappresentato dal suo simbolo chimico, circondato da punti che rappresentano i suoi elettroni di valenza. Gli elettroni spaiati sono rappresentati da un punto singolo, i doppietti elettronici da una coppia di punti (talora, per maggior chiarezza, da un trattino).
Come si fa a capire se una formula chimica e corretta?
Se il numero di atomi di ogni elemento presenti tra i reagenti è uguale al numero degli atomi dei prodotti (come nell’esem- pio) l’equazione chimica è bilanciata.
Come si scrive la formula chimica di un composto?
Per scrivere la formula si scrive prima il simbolo del metallo e poi si aggiungono tanti gruppi ossidrilici quanto è la valenza (o meglio, il numero di ossidazione) del metallo stesso. Riportiamo qui sotto alcuni esempi di idrossidi con il nome tradizionale e con quello proposto dalla moderna nomenclatura IUPAC.
Come prevede la geometria di una molecola?
La geometria di una molecola può essere prevista applicando la teoria VSEPR, (VSEPR è acronimo della denominazione inglese Valence Shell Electron Pair Repulsion, cioè repulsione delle coppie di elettroni del guscio di valenza). Tale teoria permette di prevedere la geometria molecolare delle sostanze a partire dalle formule di Lewis.
Qual è la formula generica di una molecola?
Ogni molecola può essere rappresentata con la formula generica AX n E m in cui con A rappresentiamo l’atomo centrale, X il numero di atomi legati all’atomo centrale ed E le coppie di elettroni solitarie presenti sull’ atomo centrale.
Come prevedere la polarità della molecola?
Supponendo che gli atomi X legati all’atomo centrale A siano identici e che il legame tra A e X sia di tipo covalente polare, è possibile prevedere, in base alla formula generica AXmEn la polarità della molecola: Invece, se nella molecola sono presenti solo legami covalente non polari, la molecola sarà sicuramente non polare.
Cosa significa dire che una molecola ha legami polari?
Pertanto, dire che una molecola ha legami covalenti polari non significa dire che molecola è polare: la polarità dipende infatti anche dalla geometria della molecola. Come si è visto riguardo alla teoria VSEPR, ogni molecola può essere rappresentata con la formula generica AX m E n in cui: E = coppie di elettroni solitarie presenti sull’atomo