Sommario
Come diventare farmacologi?
Per diventare FARMACOLOGO è necessario un percorso post-laurea ad hoc, come un dottorato in farmacologia (per una carriera universitaria) o una specializzazione medica in farmacologia (per lavorare in senso lato in azienda, comprese le aziende ospedaliere).
Dove si studia farmacologia?
La farmacologia viene studiata prevalentemente nei corsi di laurea di medicina, farmacia e CTF, dove rappresenta una delle discipline fondamentali del bagaglio scientifico, nonché materia professionalizzante.
Cosa fa il medico farmacologo?
Il farmacologo utilizza le conoscenze in diversi ambiti scientifici – in particolare quelle della fisiologia, della biochimica, della biologia cellulare e della biologia molecolare – per risolvere problemi associati a farmaci, ormoni o altre sostanze chimiche dall’effetto biologico.
Chi è il chimico e il tecnico farmaceutico?
Il CHIMICO E TECNOLOGO FARMACEUTICO è il professionista che opera nel campo dell’industria farmaceutica, ma anche cosmetica e alimentare, con lo scopo di produrre, formulare e controllare i farmaci e i prodotti per la salute quali i presidi medico-chirurgici, gli articoli sanitari, i cosmetici, i prodotti diagnostici e chimico-clinici, ecc.
Qual è il diploma per diventare farmacista?
Per diventare farmacista è necessario un diploma di livello universitario, ovvero una laurea in Farmacia o in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche (CTF).
Quali sono le principali responsabilità del farmacista che lavora in farmacia?
Tra i principali compiti e responsabilità del farmacista che lavora in farmacia rientrano: La vendita di medicine e prodotti farmaceutici/parafarmaceutici; La consulenza ai clienti, fornendo informazioni corrette sull’uso appropriato dei farmaci; Il supporto ai pazienti nella comprensione della terapia prescritta dal medico
Quali sono i posti di lavoro disponibili per il farmacista?
La varietà dei posti di lavoro disponibili è tra gli aspetti positivi della professione del farmacista: si può trovare impiego presso farmacie, ditte farmaceutiche, cliniche, enti di ricerca. Il contratto di lavoro prevede solitamente un buono stipendio, anche per le posizioni di ingresso, e garantisce stabilità economica.