Sommario
Come misurare il magnitudo?
Come sappiamo dai precedenti brani sulle scale di magnitudo sismica, la formula che esprime la magnitudo di un terremoto locale è ML = log A + f(D) + costante, dove A è l’ampiezza massima della traccia sismografica e f(D) è una funzione della distanza epicentrale.
Come si chiama lo strumento che misura l’intensità di un terremoto?
sismografo
La scala Richter fu creata nel 1935 da Charles Richter, al fine di utilizzarla in una particolare area della California e solo su sismogrammi registrati da un particolare modello di sismografo (sismografo torsione di Wood-Anderson).
Come definito un terremoto?
In geofisica, i terremoti (dal latino: terrae motus, che vuol dire “movimento della terra”), detti anche sismi o scosse telluriche (dal latino Tellus, dea romana della Terra), sono vibrazioni o assestamenti della crosta terrestre, provocati dallo spostamento improvviso di una massa rocciosa nel sottosuolo.
Cosa misurano i sismografi?
Il sismografo è lo strumento di misura che viene utilizzato per registrare i fenomeni sismici. Si distingue dal sismometro, strumento che effettua la sola misura e non la registrazione della stessa.
Come si misuravano i terremoti prima della scala Richter?
In particolare le più usate in Europa sono due: la scala Mercalli – Cancani – Sieberg (MCS), introdotta nel 1903 e modificata da Sieberg nel 1930; la scala Medvedev – Sponheuer – Karnik (MSK), presentata per la prima volta nel 1963 e aggiornata più volte.
Cos’è la magnitudo e come si misura?
La “magnitudo” di un terremoto è una grandezza che si rapporta con la quantità di energia trasportata da un’onda sismica e viene calcolata sulla base di misure effettuate sul sismogramma (massima ampiezza di oscillazione e stima della distanza dall’epicentro di quella stazione sismografica).
Che scopo ha la magnitudo?
La magnitudo permette di risalire alla quantità totale di energia liberata dall’evento sismico.
Cosa sono frequenza e magnitudo?
la frequenza, cioè la probabilità che l’evento si verifichi in un determinato intervallo di tempo. la magnitudo, cioè l’entità delle possibili perdite e dei danni conseguenti al verificarsi dell’evento.