Sommario
Come Pascoli vede la natura?
La natura ha, nella sua poesia, un ruolo fondamentale, come notiamo nella poesia “Lavandare”: un aratro in mezzo alla maggese diventa il simbolo di solitudine ed abbandono, così come nel paesaggio autunnale, il poeta avverte la fragilità della vita umana, simboleggiata dalla foglia (“Novembre”).
Cosa rappresenta la natura per Petrarca?
La natura cambia il suo aspetto secondo le strategie poetiche di Petrarca. La natura ha anche altri due ruoli importanti: essere una testimone taciturna delle sofferenze amorose (Petrarca fugge nella natura per nascondersi alla gente) e un medium che evoca le presenza di Laura, soprattutto nella Valchiusa.
Come considera la natura Foscolo?
Meccanicismo: Foscolo elabora una concezione della Natura meccanicistica: la natura è un continuo divenire, ogni elemento che la compone, uomo compreso, è costituito di materia soggetta a un ciclico processo di trasformazione.
Cosa rappresenta la campagna per Pascoli?
Alle soglie del XX secolo, i due maggiori poeti italiani, Giovanni Pascoli e Gabriele D’Annunzio, rievocano la campagna come luogo delle proprie origini e mondo degli affetti primordiali.
Quale rapporto si instaura tra l’io lirico e la natura?
Vv.1-11.In questa sequenza viene evidenziata la relazione che Petrarca attribuisce tra lo stato d’animo ormai isolato e disperso e la natura che davanti ai suoi occhi appare deserta mentre l’io lirico del protagonista è “solo et pensoso”a causa del turbamento interiore provocato dall’amore.
Come è il paesaggio nel Canzoniere?
Il paesaggio nel Canzoniere è sempre compenetrato della presenza umana: c’è una corrispondenza immediata, addirittura contiguità e trasmigrazione di vita tra le parti del corpo di Laura e gli elementi della natura. Il paesaggio nel Canzoniere diventa espressione dello stato d’animo del poeta.
Come vede la vita Foscolo?
Nella sua concezione del mondo e della vita, Foscolo segue il materialismo tipico del periodo illuminista, secondo il quale il mondo è fatto di materia sottoposta ad un processo incessante di trasformazione. Anche l’uomo è soggetto alla stessa legge per cui è destinato a disgregarsi e a ritornare materia.