Sommario
Come si fa a riconoscere la rosolia?
I sintomi più comuni della rosolia sono febbre lieve (<39.0ºC), malessere, lieve congiuntivite (più comune negli adulti), esantema maculopapulare, ingrossamento dei linfonodi (spesso quelli auricolari posteriori o suboccipitali, ma possono essere coinvolti tutti gli altri).
Come si presenta la rosolia nei bambini?
I sintomi della rosolia iniziano da 14 a 21 giorni dopo il contagio. Gli adulti e alcuni bambini provano malessere leggero per qualche giorno, con febbre bassa e occhi irritati, ma nella maggior parte dei bambini il primo segno è la caratteristica eruzione cutanea.
Come si manifesta la rosolia in gravidanza?
La rosolia si manifesta con un’eruzione cutanea, simile a quelle del morbillo o della scarlattina. Come accennato prima, generalmente è una malattia lieve, ma diventa pericolosa se contratta durante la gravidanza perché può portare ad aborto spontaneo, morte intrauterina del feto, o gravi anomalie congenite.
Come si riconosce la varicella?
La malattia esordisce con febbre non elevata e lievi sintomi generali come mal di testa e malessere. Compare anche un esantema cutaneo. Per 4 – 5 giorni compaiono su testa, tronco, viso e arti delle piccole papule rosa pruriginose. Le papule diventano poi vescicole, pustole e alla fine croste, destinate a cadere.
Come si diffonde il morbillo?
Il morbillo è una malattia che si diffonde facilmente per via aerea, soprattutto attraverso i colpi di tosse e gli starnuti delle persone infette. Può anche essere diffuso attraverso il contatto con la saliva o le secrezioni nasali.
Quali sono i morti dovuti al morbillo?
Nel 2013 vi sono stati circa 96 000 decessi dovuti al morbillo, un dato in calo rispetto ai 545 000 decessi registrati nel 1990. Si stima che negli anni 1980, la malattia causasse 2,6 milioni di morti all’anno. Prima che fosse disponibile il vaccino, negli Stati Uniti si verificavano da tre a quattro milioni di casi ogni anno.
Quali sono i fattori di rischio per il morbillo?
Nei soggetti immunocompromessi (ad esempio, le persone con AIDS) il tasso di letalità è di circa il 30%. I più gravi fattori di rischio per il morbillo e le sue complicanze, comprendono la malnutrizione, l’immunodeficienza, la gravidanza, e la carenza di vitamina A. Eziologia
Qual è la causa del morbillo in gravidanza?
Il morbillo in gravidanza comporta un rischio più elevato di travaglio prematuro, aborto spontaneo e neonati con basso peso alla nascita. Sono stati riportati difetti di nascita (senza schema definitivo della malformazione), senza conferma che il morbillo ne fosse la causa.
Quali sono le complicazioni del morbillo?
Le complicazioni sono relativamente rare, ma il morbillo è pur sempre responsabile di un numero compreso tra le 30 e le 100 morti ogni 100.000 persone colpite. Le complicazioni sono dovute principalmente a superinfezioni batteriche: otite media, laringite, diarrea, polmonite o encefaliti (infiammazioni del cervello).
Quanto dura l’incubazione del morbillo?
Incubazione e terapia. Il periodo di incubazione è di circa 10 giorni: inizia all’entrata del virus nell’organismo e finisce all’insorgenza della febbre. La contagiosità si protrae fino a 5 giorni dopo l’eruzione cutanea, ed è massima tre giorni prima, quando si ha la febbre. Il morbillo è una delle malattie più trasmissibili.
Quali sono le cellule del morbillo?
Nei tessuti respiratorio e linfatico di pazienti affetti da morbillo sono state trovate cellule giganti multinucleate con corpi inclusi nel nucleo e nel citoplasma (cellule di Warthin-Finkeldey): tali cellule sono patognomoniche del morbillo.
Quali sono le epidemie di morbillo?
Epidemiologia del morbillo. Il morbillo ha una distribuzione ubiquitaria; l’uomo è il solo ospite naturale, sebbene altri primati possano essere sperimentalmente infettali. Durante l’era pre-vaccinale, le epidemie di morbillo si verificavano ogni 2-5 anni, in inverno e primavera.