Sommario
Cosa mangiavano i contadini?
L’alimentazione dei contadini era per lo più caratterizzata dal consumo di verdure, di latte e dei suoi derivati, e di legumi che apportavano proteine a quell’alimentazione così scarsa di elementi energizzanti. La tradizione dei fagioli all’interno della polenta avrebbe poi fatto nascere i calzagatti.
Cosa si mangiava ai banchetti nel Medioevo?
Una delle portate più comuni di un pasto medievale, sia che si trattasse di un banchetto che di un semplice spuntino, erano gallette o crostini, pezzi di pane secco che potevano essere fatti rinvenire inzuppandoli in un liquido come il vino, il brodo, una zuppa o una salsa e quindi mangiati.
Cosa mangiavano gli alpini?
Una piccola pagnotta, qualche legume, una scatoletta per il condimento e, quando andava bene, un goccio di vino e un po’ di carne. Fa effetto, perfino ad un adulto, toccare con mano la misera razione di guerra, spesso consumata fredda, in modo frugale, pescando da una gavetta di latta.
Cosa mangiavano i nobili nel 700?
Abbiamo letto la testimonianza della cognata di Luigi XIV che descrisse un pranzo tipo del re, che prevedeva: quattro diversi tipi di zuppe, un fagiano, un montone, prosciutto con semi di garofano, pasticceria e uova sode, tanto amate dal sovrano, il quale ne mangiava anche una dozzina al giorno.
Cosa si faceva nei banchetti medievali?
Ogni portata era servita in contemporanea a tutti gli invitati, secondo un rigoroso ordine di servizi che si succedevano. Generalmente le tavole più signorili dovevano offrire uno o due servizi di apertura, con frutta e verdure; a seguire i brodetti e le zuppe, anche a base di ravioli e lasagne in brodo.
Come si chiamavano le terre coltivate dai contadini liberi?
Gli uomini di legge del 12° e 13° secolo inventarono allora un termine nuovo: servi della gleba. Infatti, si dissero, che cosa impedisce a un contadino di sottrarsi agli obblighi verso il suo signore? L’impossibilità di abbandonare – senza il permesso del signore – le terre che coltiva.