Sommario
Cosa sono gli excursus etnografici?
Ma non mancano gli excursus etnografici, le descrizioni di usi e costumi delle popolazioni nemiche. Soprattutto, non manca lo sforzo di identificarsi nelle ragioni delle popolazioni galliche, ed è, in realtà, uno sforzo minimo, veicolato dalla grande apertura di mentalità del generale romano.
Come fa Cesare a conquistare la Gallia?
A fornire a Cesare il pretesto per entrare in armi in Gallia fu la migrazione degli Elvezi, stanziati tra il Lago di Costanza, il Rodano, il Giura, il Reno e le Alpi Retiche.
Quali artifici Usa Cesare per rendere più convincente il suo punto di vista sui fatti?
Pollione: Cesare non falsifica ma deforma i fatti, selezionandone alcuni e dandogli rilievo e sminuendone altri, invertendo la cronologia presentando così i fatti sotto una angolazione a lui favorevole. La lingua e lo stile: i Commentarii presentano alcune constanti stilistiche e linguistiche.
Quale scopo si propone Cesare con il De bello civili?
L’opera di Cesare tratta della guerra civile. Cesare mira a proporre la sua azione non come sovvertimento delle istituzioni repubblicane, ma come difesa della nazione dalla prepotenza della classe senatoria. Nel Primo libro si narrano gli inizi del conflitto con i pretesti che a Roma sono compiuti ai danni di Cesare.
Cosa sono gli excursus storici?
La definizione di excursus e l’origine Quando si parla di excursus storico, ad esempio, è una panoramica generale della storia che viene narrata, tratteggiando il contesto o l’ambito generale in cui viene raccontata una vicenda, reale o di finzione letteraria che sia.
Cosa vuol dire fare un excursus?
di excurrĕre «correre fuori, fare una sortita»]. – Divagazione, digressione, detto spec. di brevi trattazioni, marginali rispetto all’argomento generale, su questioni controverse di storia o di letteratura: chiedo scusa ai colleghi di questi excursus che mi sono dovuto concedere. excursus s. m., lat.
Quanto ci mise Cesare a conquistare la Gallia?
In poco più di due anni (dal 58 al 56 a.C.) Cesare portò a termine una delle più grandi imprese militari della storia romana, cioè la conquista di tutta la Gallia propriamente detta (territorio corrispondente alla Francia, al Belgio e a parte della Svizzera attuali).
Perché Cesare voleva conquistare la Gallia?
Cesare colse l’occasione al volo e ne approfittò per entrare nella Gallia Celtica, sconfiggere gli Elvezi e mettere sotto la sua protezione quelle popolazioni che si sentivano in pericolo per le continue invasioni di genti che vivevano al di là del Reno.
In che modo Cesare presenta i suoi avversari nel De bello gallico?
Cesare è clemente verso i suoi avversari – arriva a rivestire alcuni, Bruto e Cassio ad esempio, di incarichi e onori vari -; condiscendente nei confronti dei propri amici; mite e indulgente con le proprie truppe. La clemenza è centrale nel De bello civili: sempre presente ma mai troppo esibita.
Quali sono le riforme di Cesare?
concesse la cittadinanza romana alla Gallia Cisalpina; riformò il sistema degli appalti in modo da evitare le possibili speculazioni dei pubblicani; rivide la composizione dei tribunali scegliendo i suoi membri per metà tra i senatori e per metà tra i cavalieri.
Per quale motivo Cesare scrisse il De bello gallico?
Il De bello Gallico fu redatto da Cesare in terza persona, come diario di guerra, con l’intento di conferire una patina di oggettività e di difendere la propria persona e la propria condotta politico-militare, osteggiata a Roma da gran parte del senato.
A quale scopo scrisse i suoi Commentarii de bello gallico e De bello civile?
A quale scopo scrisse i suoi Commentari De Bello Gallico e De bello civile? La caratteristica più importante dei Commentari è che l’autore sia il protagonista dei fatti narrati. Lo scopo principale dei Commentarii è quello di presentare in buona luce il protagonista dei fatti.