Sommario
Cosa sono i meri fatti?
Infine, i fatti giuridici si possono distinguere in: Meri fatti, se per l’ordinamento è irrilevante la volontà del loro accadimento, a prescindere che siano determinati da un’azione umana o da una forza della natura (ad esempio il decorso di un termine, la morte di una persona, un evento meteorologico, ecc.);
Cosa è la fattispecie concreta?
La fattispecie è una situazione particolare disciplinata da una norma giuridica. Si distingue tra fattispecie astratta, la previsione definita in modo astratto e generale, e fattispecie concreta, cioè un fatto specifico e reale che si è verificato e che corrisponde a quanto enunciato nella norma.
Cosa significa effetti giuridici?
L’effetto giuridico è la nascita, la modificazione o l’estinzione di un rapporto giuridico in conseguenza dell’accadimento di fatti giuridici che realizzano una fattispecie prevista da una norma giuridica.
Cosa si intende per fatti e atti giuridici?
Per fatto giuridico si intende un qualunque evento naturale, indipendente dalla volontà umana, che produca conseguenze nel campo del diritto, ossia modifichi la situazione giuridica di una persona. Le dichiarazioni di volontà sono tradizionalmente indicate come negozi giuridici. …
Cos’è la fattispecie di una norma giuridica?
– 1. Nel linguaggio giur., l’insieme delle circostanze oggettive che interessano un rapporto giuridico: f. penale, l’insieme degli elementi previsti dalla norma perché possa applicarsi una sanzione penale; si distingue in f. oggettiva, l’insieme degli elementi oggettivi del reato, e f.
Che cos’è la fattispecie astratta?
Fattispecie (t. In particolare, si distingue una Fattispecie : — astratta, che indica l’astratta previsione normativa relativa a quell’accadimento, individuando gli effetti giuridici da esso prodotti; — concreta, che individua il singolo fatto che si è verificato.
Perché gli atti giuridici producono effetti occorrono?
(4) l’atto giuridico in senso stretto produce effetti indipendentemente dalla circostanza che questi effetti che discendono dall’aver compiuto volontariamente e coscientemente un determinato atto siano voluti o conosciuti. La capacità richiesta per compiere questi atti è la capacità di intendere e di volere.