Sommario
Cosa studiano gli umanisti?
L’Umanesimo si basa sulla riscoperta della cultura dell’antichità classica greco e romana. Gli studiosi del ‘400 misero l’accento sulla capacità dell’uomo di agire nella vita civile e politica e si accostarono ai classici con la volontà di far rivivere, attraverso lo studio e l’imitazione, le virtù del mondo antico.
Quali testi vengono studiati dagli intellettuali durante l’Umanesimo?
Per questo lo studio letterario (prevalentemente sui testi latini e di seguito anche su quelli greci) fu definito “studia humanitatis” (letteralmente “studio dell’umanità”, cioè dell’essenza dell’uomo) e la letteratura fu detta “humanae litterae”.
Qual è la concezione dell intellettuale che ha Ariosto?
Ludovico Ariosto si impone come un vero e proprio intellettuale cortigiano dissidente, che degrada la tanto decantata, esaltata vita di corte a mera servitù, alla quale sottostà solo perché costretto, per calcolo e opportunità.
Chi sono gli intellettuali umanisti?
Gli umanisti civili sono intellettuali laici, legati a una formazione di tipo giuridico e concepiscono l’attività intellettuale come impegno politico, al servizio della comunità, e si ispirano ai modelli classici per propagandare un ideale di vita attiva, di laboriosità, di moralità pubblica.
Quali sono stati gli elementi fondamentali del pensiero umanistico e rinascimentale?
I valori espressi dall’Umanesimo, l’immagine dell’uomo artefice della vita, l’ideale dell’equilibrio fra istinto e ragione, l’esaltazione dell’armonia e della bellezza, il culto del mondo classico, sono le componenti fondamentali anche di quel momento della storia culturale e artistica.
Che tipo di cultura caratterizzò l’età umanistico-rinascimentale?
Il termine umanesimo, infatti, indica anche quell’atteggiamento spirituale e culturale caratterizzato dal culto del mondo classico, e da una conoscenza profonda della lingua e letteratura greca e latina (da cui imparano l’idea di uomo razionale, saggio, protagonista della coscienza e costruttore del proprio destino); …