Sommario
Dove è conservato il Guerriero di Capestrano?
Museo archeologico nazionale d’Abruzzo
Si tratta di una delle opere più monumentali e significative dell’arte italica ed è conservata a Chieti, nel Museo archeologico nazionale d’Abruzzo. Una riproduzione a grandezza naturale del Guerriero è collocata nell’atrio del Castello Piccolomini di Capestrano.
Dove si trovano ora i Bronzi di Riace?
Le statue sono oggi esposte al Museo Archeologico di Reggio Calabria, dove sono tornate nel dicembre 2013 dopo il restauro del museo, tutt’ora in corso.
Perché è importante il Guerriero di Capestrano?
Ciò che rende la scultura del Guerriero di Capestrano un’opera d’arte di importanza storica e artistica straordinaria è, innanzitutto, la differenza stilistica fra questa scultura e le opere coeve. Nevio Pompuledio era un Re guerriero e la monumentale scultura mirava a trasmettere forza, vigore, coraggio e solennità.
Quanto è alto il Guerriero di Capestrano?
La scultura è stata ricavata da un unico blocco di pietra calcarea ed è alta, 209 cm esclusa la base. Il copricapo, dall’incredibile ampiezza, è una calotta emisferica con una cresta innestata nel centro. I lineamenti del volto, sono stilizzati per alcuni e vera maschera protettiva o funeraria per altri.
In quale regione si trova Riace?
Riace (Riàci in calabrese e in greco-calabro) è un comune italiano di 1 829 abitanti della città metropolitana di Reggio Calabria in Calabria. Il comune è assurto agli onori della cronaca per il ritrovamento, nel 1972, di due statue bronzee di epoca greca, oggi note come “Bronzi di Riace”.
Dove sono stati trovati i Bronzi di Riace?
Stefano Mariottini
Il 16 agosto 1972 Stefano Mariottini (un giovane sub dilettante romano) si immerse nel mar Ionio a 230 metri dalle coste di Riace Marina e rinvenne a 8 metri di profondità le statue dei due guerrieri che sarebbero diventate famose come i Bronzi di Riace.
Cosa rappresenta il Guerriero di Capestrano?
Il Guerriero di Capestrano è il più celebre guerriero italico, “icona” simbolo dell’Abruzzo e della sua identità. E’ l’immagine di un re, il re Nevio Pompuledio, che si ergeva in origine in cima al suo tumulo sepolcrale della necropoli presso Capestrano.