Sommario
Dove mettere il punto dopo una citazione?
Quando la citazione costituisce il seguito della frase iniziale, non vanno messi i due punti. Il punto fermo va messo dopo le virgolette che chiudono la citazione (la punteggiatura rispetta il seguito logico della frase).
Come si scrive messa a punto?
Sul vocabolario (vostro compreso) si dice che la forma corretta per questo avverbio sia “appunto”, ma si segnala anche “a punto” come forma non comune e/o arcaica.
Quali sono i due punti?
I DUE PUNTI (:) —> Serve per indicare che sta per seguire una spiegazione. Si usa anche prima di elenchi o discorsi diretti (es: Giovanni disse : “Ti voglio bene”). IL PUNTO (.) —> Indica la pausa più lunga, quando si mette fine ad un discorso. La lettera dopo il punto è sempre maiuscola (es: Andrea se ne andò in Germania.
Cosa è la punteggiatura o interpunzione?
La punteggiatura o interpunzione indica le pause del discorso mediante segni grafici (la virgola, il punto, il punto e virgola, i due punti, il punto interrogativo, il punto esclamativo, i puntini di sospensione, le lineette, le parentesi, le virgolette), la cui collocazione risponde ad una esigenza pratica di chiarezza logica e, al tempo
Come si usa il punto?
Il punto (anticamente punto fermo, maggiore, stabile, finale o periodo) si usa per indicare una pausa forte che segnali un cambio di argomento o l’aggiunta di informazioni di altro tipo sullo stesso argomento. Si mette in fine di frase o periodo e, se indica uno stacco netto con la frase successiva, dopo il punto si va a capo.
Quali sono i contrari di accettato?
Contrari di accettato 1. respinto, sdegnato, scartato Altri contrari: offerto, proscritto, espulso. Contribuisci al dizionario: suggerisci contrari di accettato!
Come si usa la abbreviazione?
Vedi anche abbreviazione Uso della forma ridotta di una parola in luogo della forma piena. epigrafia e paleografia Le abbreviazione ricorrono costantemente in iscrizioni, manoscritti e documenti antichi e medievali, con un impiego regolato nelle varie epoche da differenti consuetudini.
Quali sono le abbreviazioni frequenti?
Abbreviazioni frequenti Le abbreviazioni nelle quali è più facile imbattersi sono quelle di: (a) titoli onorifici, professionali, gradi (spesso con l’iniziale maiuscola): Sig. per Signore, Sig.na per Signorina, Avv. per Avvocato, Cav. per Cavaliere, Rev. per Reverendo, Gen. per Generale, ecc.;