Sommario
Dove viaggiavano i romani?
Si viaggiava per raggiungere la sede dei propri studi, per recarsi negli uffici di provincia, per ragioni militari o di commercio, per visitare i monumenti più famosi, o anche semplicemente per sbatter la noia. Preferite, come sempre, erano le vie di mare che offrivano maggiori comodità.
Come si spostavano gli imperatori romani?
Esistevano differenti tipi di carro, ognuno dei quali veniva utilizzato per le esigenze più diverse. Per esempio esisteva l’essedum, un carro a due ruote con cocchiere, utilizzato per brevi passeggiate o veloci spostamenti. Per lo stesso scopo si utilizzavano il cisium, il coninnus e il birotus.
Chi succede a Tiberio?
Il testamento di Tiberio nominava come successori Gaio e Tiberio, ma il senato annullò tutto e acclamò imperatore solo Gaio, chiamato inseguito Caligola.
Come viaggiavano nel passato?
Le modalità di viaggio, lungo o breve che fosse, erano sostanzialmente due: via terra, a piedi o a cavallo, oppure a bordo di carretti e carri trainati da cavalli, asini, muli e buoi; oppure viaggiare sull’acqua, attraversando laghi, seguendo il corso dei fiumi o navigando sul mare.
Dove si svolgevano i processi nell’antica Roma?
Il processo romano si svolgeva in prevalenza nel foro all’aperto con la presenza del pubblico: in caso di maltempo venivano sfruttate le basiliche. Non deve stupire la “spettacolarizzazione”: per i romani i processi erano in qualche modo motivo di intrattenimento popolare.
Dove andavano in vacanza gli antichi romani?
I centri vacanzieri più gettonati dagli abitanti dell’Urbe erano dislocati lungo il bellissimo golfo di Napoli. I più frequentati erano Ercolano, Stabia e Oplontis, veri e proprio paradisi terrestri che sarebbero stati peraltro spazzati via, assieme a Pompei, dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. ville dell’ozio.
Come ha inizio il processo privato?
Il processo cominciava con la convocazione del convenuto: ambo le parti dovevano essere necessariamente presenti innanzi al pretore per poter compiere le necessarie formalità, e per questo motivo l’attore disponeva della “in ius vocatio”, la “chiamata in giudizio”, con cui ingiungeva all’altra di seguirlo dinanzi al …