Sommario
In che modo Platone e Aristotele intende la filosofia?
Mentre Platone pensa che la vera realtà, oggetto di vero conoscere, sia qualcosa che trascende dalla nostra esperienza (le idee), per Aristotele le singole cose che ci circondano esistono effettivamente e non sono copie imperfette dell’idea, quindi Aristotele appare più vicino alle filo più naturalistiche.
Che cos’è la metafisica per Platone?
La metafisica di Platone nasce dal fatto che egli sostiene che il relativismo è presente nel mondo sensibile mentre le cose sensate e le verità assolute sono individuabili nella realtà ultraterrena. Ed esiste poi il dualismo nosologico del mondo del nulla assoluto del non essere che dà luogo all’ignoranza.
Cosa si intende con il termine metafisica?
metafisica Branca della filosofia che, tradizionalmente, mira a individuare la natura ultima e assoluta della realtà al di là delle sue determinazioni relative, oggetto delle scienze particolari.
Cosa spiega la metafisica?
Secondo Aristotele: “la metafisica studia le cause ed i principi primi, studia l’essere in quanto essere, studia la sostanza, studia Dio e la sostanza immobile”. Tra queste, la definizione più importante è forse la seconda: la metafisica aristotelica studia l’essere in quanto essere.
Cosa condivide Aristotele con Platone?
Aristotele è il più grande discepolo di Platone, con cui condivide il ruolo di massimo esponente del pensiero filosofico dell’antichità classica; il pensiero aristotelico, infatti, ha influenzato in vario modo la storia della filosofia fino ai nostri giorni.
Qual è la prima differenza tra il modo di pensare lo Stato in Platone è in Aristotele?
Platone non considera solo il singolo individuo, la sua visione è a carattere universale. Per Aristotele il sovrasensibile è immanente, ossia si colloca negli oggetti. Aristotele vede la realtà come una concezione unitaria in quanto ritiene che esista un solo mondo che è quello concreto.