Sommario
Per quale ragione la staffa rivoluziona il modo di combattere?
La cavalleria munita di staffa avrebbe cambiato il corso della storia perché avrebbe consentito a Carlo Martello di vincere nel 732 la battaglia di Poitiers contro le armate musulmane e, poi, sarebbe stata la vera arma segreta in grado di regalare ai Franchi la conquista dell’Europa.
Come combattevano i legionari romani?
I guerrieri combattevano prevalentemente a piedi con lance, giavellotti, spade (pesanti lame in bronzo, in rari casi in ferro, lunghe tra i 33 ed i 56 cm), pugnali (con lame lunghe tra i 25 ed i 41 cm) ed asce.
Come si allenavano i legionari?
L’addestramento iniziava con una serie di marce estenuanti: il legionario romano doveva infatti percorrere 30 km in 5 ore a “passo di soldato” e 36 km a passo più svelto, portando con sé 20 kg di equipaggiamento (viveri, indumenti, utensili) e altri 15 kg tra corazza e armi.
Qual era il catafratto?
Il catafratto (in latino: cataphractus; in greco: κατάφρακτος, kataphraktos, plurale κατάφρακτοι, kataphraktoi, composto di κατά “fino in fondo” e φρακτός “coperto, protetto”, a sua volta da φράσσω “coprire, proteggere”) era un cavaliere della cavalleria sasanide, di quella dei Parti, di quella tardo-romana o dell’esercito bizantino o di altri
Cosa erano i catafratti di epoca romana?
I catafratti di epoca romana erano armati con una lancia a due punte e una spada leggermente più lunga del gladio in dotazione ai legionari (la spatha). Avevano un elmo con pennacchio e con apertura a visiera. La loro corazza proteggeva anche braccia e gambe (si trattava di una evoluzione della lorica squamata).
Quali cause possono portare alla comparsa di cataratta?
Fra le principali cause che possono portare alla comparsa di cataratta, ritroviamo: fisiologico processo di invecchiamento (questo spiega perché la maggior parte dei casi di cataratta si riscontra in pazienti anziani ); traumi; assunzione di alcuni tipi di farmaci; infezioni; ecc.
In che anno è nata l’equitazione?
Origini dell’equitazione: uno sport nobile Per quanto l’uomo abbia da sempre utilizzato il cavallo allo scopo di muoversi con maggiore efficacia e velocità, l’equitazione moderna nasce nel periodo medievale, quando il cavallo iniziò ad essere impiegato all’interno di competizioni per puro piacere.
Chi ha inventato la sella?
Si ritiene che la sella sia nata e sia stata usata fin dal 700 a.C. circa dagli Sciti, un popolo nomade della steppa eurasiatica. Le prime prove concrete dell’uso di una sella rigida risalgono alla dinastia cinese degli Han (206 a.C. – 220 d.C.). Queste prime selle erano prive di staffe.
Come cavalcavano i greci?
Anche i Parti cavalcavano senza staffa e sella. I grandi medici dell’antica Grecia come Galeno e Ippocrate raccontavano che i cavalieri del loro tempo soffrivano di disturbi agli arti inferiori perché costretti a cavalcare con le gambe penzolanti ai lati del cavallo e prive di sostegno.
Dove nacque l’equitazione?
I cinesi assunsero da loro l’utilizzo di sella e staffe, che erano state a loro volta introdotte in India nel Primo secolo a.C. come anello per alluce. Le prime testimonianze di cavalli montati sono le descrizioni mitiche dell’esercito delle Amazzoni e dei gruppi di cavalieri del re etiope Memnone.
Come si chiama la sella del cavallo?
Sattel; ingl. saddle). – Arnese che viene assicurato al dorso del cavallo e che facilita al cavaliere il cavalcare, permettendogli di rimanere lungo tempo a cavallo con poca fatica e di usare le armi con maggior agio; il nome deriva dal lat. sella (da sedeo).
Dove si trova l’osso staffa?
La staffa è un piccolo osso (circa 0,3 cm) pari e simmetrico contenuto all’interno dell’orecchio medio. Trasmette le vibrazioni prodotte dalle onde sonore e trasportate dalla catena degli ossicini dell’udito all’orecchio interno, articolandosi da un lato con l’incudine ed inserendosi dall’altro nella finestra ovale.
Cosa vuol dire perdere le staffe?
Perdere le staffe è un’espressione idiomatica molto comune il cui significato è perdere il controllo di sé stessi, arrabbiarsi violentemente, diventare una furia ecc.