Sommario
Perché esiste il lavoro nero?
Tra le ragioni spiccano: l’espansione del settore dei servizi e delle professioni della new economy; il massiccio ingresso di lavoratori stranieri; la progressiva deregolamentazione del mercato del lavoro alla ricerca di maggiore flessibilità e in ultimo, non perchè meno importante, la grave crisi economica.
Quando è lavoro nero?
In sostanza, si ritiene che sia definibile come “lavoro nero” la situazione in cui un lavoratore sia sconosciuto alle autorità statali competenti, perché non registrato presso i Centri per l’Impiego, presso gli Istituti previdenziali (INPS, INAIL, ENPALS, ecc.).
Cosa rischia chi fa lavorare in nero?
In questo caso la reclusione va dai sei mesi ai quattro anni, ma se la somma indebitamente percepita è inferiore a 4mila euro si applica una sanzione amministrativa che va dai 5.164 ai 25.822 euro. La sanzione non può superare il triplo dell’importo del beneficio percepito.
Quanto guadagna un manovale in nero?
Un manovale, dunque un operaio di livello basso, percepisce un minimo di 8,1 euro l’ora, fino ad arrivare a 8,7. Lo stipendio non è comunque eccessivamente basso, dato che le medie mensili arrivano all’incirca a 1.197 euro di remunerazione lorda.
Cosa si rischia a lavorare in nero?
Conseguenze per il lavoratore in nero In merito, si rischia il carcere fino a 2 anni. C’è poi l’accusa di aver percepito erogazioni indebitamente ai danni dello Stato, anch’essa punita con la reclusione da sei mesi a tre anni. L’Inps, inoltre, chiederà il risarcimento dei danni subiti.
Quando si parla di lavoratore in nero?
Quando si parla di «lavoratore in nero» si intende colui per il quale non è stata inviata la comunicazione preventiva di assunzione, consistente nel modello telematico Unilav.
Chi è la regione con più lavoro nero?
La regione con più lavoro nero è la Calabria con incidenza del valore aggiunto da lavoro irregolare sul PIL pari all’8,7%. Poi Campania (8,4%), Sicilia (7,8%), Puglia (6,7%) e Abruzzo (6%). Trentino Alto Adige (3,6%), Valle d’Aosta (3,4%) e il Veneto (3,3%) sono le più virtuose. Un esempio di lavoro nero è dato dalle badanti, assistenti familiari.
Come si intende la locuzione lavoro nero?
Con la locuzione lavoro nero, lavoro irregolare o lavoro in nero si intende un rapporto di lavoro nel quale un datore di lavoro, sia esso una persona fisica o giuridica, si avvale di prestazioni professionali e/o lavorative di un lavoratore senza riconoscere a questi alcuna copertura previdenziale, di garanzia, e di tutela previste dalla legge
Quali sono le sanzioni per il datore di lavoro che occupa lavoratori in nero?
Il datore di lavoro che occupa lavoratori in nero rischia due diverse sanzioni amministrative (tra loro alternative): Mancata comunicazione di assunzione ai Servizi per l’impiego nei casi in cui non è applicabile la maxisanzione (v. dopo): sanzione amministrativa: da € 100 a € 500 per ciascun lavoratore interessato;