Sommario
Perché fa bene il mais?
Il mais fa bene: è composto dal 73,5% di carboidrati, acqua, proteine, grassi e fibre, è ricco di ferro e altri minerali che contrastano l’anemia. Il mais fa bene a intestino, ossa, occhi, colon, stomaco, e cuore grazie anche alla presenza della vitamina A e a quelle del gruppo B.
Qual è il maggior produttore italiano di mais?
Considerando infatti l’intero territorio nazionale si può facilmente rilevare che quattro sole province, Cremona, Padova, Brescia e Mantova, concentrano il 26% della produzione nazionale e che le prime 10 arrivano al 56% del totale.
Dove si coltiva mais Italia?
Le regioni più adatte alla coltivazione del mais, sono quelle in cui le estati sono calde e piovose. In Italia, queste corrispondono alle stesse regioni dove c’è più produzione di questo cereale: Lombardia, Veneto e Piemonte.
Quali sono le origini del mais?
A confondere le idee sulle origini del mais, però, esistono non poche testimonianze che lo indicano come originario della Persia, paese dal quale i soliti intraprendenti viaggiatori – affascinati dalle enormi estensioni coltivate nella pianura dell’Eufrate – portarono alcuni semi in Europa.
Qual è il mais più coltivato negli Stati Uniti?
Il mais è la tipologia di grano più coltivato in tutta l’America, con 332 milioni di tonnellate prodotte ogni anno nei soli Stati Uniti. Circa il 40% del raccolto – 130 milioni di tonnellate – è usato per etanolo da mais. Il mais geneticamente modificato costituisce l’85% del mais coltivato negli Stati Uniti nel 2009.
Quali sono i vari usi del mais?
Tra i vari usi del mais troviamo la macinazione per creare farina, la spremitura da cui si ottiene l’olio di mais e la fermentazione e distillazione in bevande alcoliche come bourbon e whisky. Il mais trova anche utilizzo nell’industria chimica.
Quanto pesano le piante di mais?
Il ciclo del mais inizia con cariossidi che pesano circa 0,3 grammi e si conclude con piante che, in buone condizioni di crescita, raggiungono un peso secco di alcune centinaia (400-500) di grammi, circa metà dei quali sotto forma di una spiga ricca di molte centinaia di cariossidi.