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Perché si chiama grano saraceno?
In realtà i luoghi di provenienza del grano saraceno erano abitati da popoli di religione musulmana. Era naturale che quel grano esotico, giunto da oriente dove era diffusamente coltivato, diventasse Heidenkorn, il grano dei pagani, quindi dei Saraceni.
Dove si può comprare il grano saraceno?
Il grano saraceno si trova sotto forma di farina o in grani nei negozi di alimentazione naturale o biologica. Se preferite acquistare i grani lavateli con cura sotto l’acqua corrente e scolateli bene, tostateli poi in padella per un paio di minuti prima di procedere alla bollitura come si fa per i normali cereali.
Perché il grano saraceno non è un cereale?
Il grano saraceno (Fagopyrum Esculentum) è naturalmente privo di glutine e non è un cereale, come spesso si crede, ma una poligonacea. La confusione nasce dal fatto che le proprietà e l’uso alimentare del grano saraceno è simile a quello dei cereali (graminacee).
Che tipo di grano e il saraceno?
Il grano saraceno, conosciuto anche “grano nero” è una pianta erbacea appartenente al ramo delle Poligonacee. Dagli esperti è conosciuto come Polygonum fagopyrum e come spesso accade, questa nomenclatura ha una derivazione latina.
Quanti carboidrati ha il grano saraceno?
71,50 g di carboidrati, fra cui 10 g di fibre. 7,020 mg di niacina. 1,233 mg di acido pantotenico.
Perché mangiare pasta di grano saraceno?
Non solo una classica alternativa “senza glutine”: la pasta di grano saraceno è ricca di magnesio e manganese ed è fonte di fibre. Ideale per chi è intollerante o sensibile al glutine, è perfetta anche per gli sportivi. In più, contiene minerali che contrastano il gonfiore intestinale.
Perché fa bene il grano saraceno?
Il grano saraceno è però soprattutto una buona fonte di fibre, che aiutano a proteggere la salute dell’intestino promuovendone un funzionamento regolare e allontanando sostanze tossiche, e quella cardiovascolare aiutando a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue.
Perché usare la farina di grano saraceno?
La farina di grano saraceno ha un indice glicemico basso, la presenza di maggiore quantità di amido rende la digestione più lenta, per cui viene consigliato soprattutto nella dieta dei diabetici.