Sommario
Perché si chiama lavanda?
Il nome comune “lavanda” con il quale siamo abituati a chiamare queste piante (ma anche quello scientifico Lavandula) è stato recepito nella lingua italiana dal gerundio latino del verbo “lavare” (lavandus, lavanda, lavandum = “che deve essere lavato”) per alludere al fatto che queste specie erano molto utilizzate nell …
Perché si chiama basilico?
Il nome deriva dal latino medievale basilicum, con origine dal greco basilikon (phyton) (“pianta regale, maestosa”), da basileus “re”. Il basilico ne sarebbe stato l’antidoto.
Quante qualità di alloro ci sono?
Esistono due principali varietà di alloro (Laurus Nobilis): Laurus Nobilis Aurea e Laurus Nobilis Angustifolia. Il Laurus Nobilis Aurea ha foglie color oro a forma appuntita.
Quanta noce moscata si può mangiare?
La noce moscata va consumata con cautela e parsimonia, perché presa a dosi eccessive può provocare un avvelenamento o avere effetti psicotropi o allucinogeni. In certi casi ha un effetto narcotico e provoca palpitazioni e vomito. La dose consigliata non deve superare i 2 grammi al giorno.
Che significato ha la lavanda?
La lavanda è un fiore che racchiude più significati. Molti le attribuiscono un messaggio particolare, ossia “il tuo ricordo è la mia unica felicità”. Regalare quindi una pianta o un rametto di lavanda potrebbe nascondere un messaggio d’amore o di profonda amicizia, o mettere in luce un legame molto profondo.
Chi ha inventato il basilico?
Alessandro Magno
Nativo dell’Asia tropicale e dell’India, il basilico si e diffuso dal Medio Oriente in Antica Grecia e in Italia dai tempi di Alessandro Magno, intorno al 350 a.C., e solo dal XVI secolo ha iniziato a essere coltivato anche in Inghilterra e nelle Americhe.
Come si dice basilico in dialetto napoletano?
‘A vasinicola: ecco perché in napoletano il basilico si chiama così “Pianta aromatica, molto adoperata, e fresca e secca nella cucina napoletana”. Giovanni Basile dà questa descrizione della vasinicola.