Sommario
Perché si pensa sempre al primo amore?
Spesso si resta innamorati del primo amore in quanto tale, non della persona, perché si prova nostalgia nei riguardi di quei momenti e, nondimeno, della propria giovinezza. C’è la consapevolezza di essere andati avanti – anche in modo appagante e felice – ma la nostalgia per sensazioni che non ritorneranno più.
Quando l’innamoramento si trasforma in amore?
Secondo psicologici e studiosi, infatti, l’innamoramento è solo una delle fasi (e neanche la più concreta) che ci porta a trovare il vero amore. Appena finisce (e come dicevamo sopra può durare anni, fino a tre, mentre solitamente tutte le coppie lo sperimentano per 12-18 mesi) inizia una nuova fase.
Cosa resta del primo amore?
Il primo amore resta l’emblema della giovinezza È vero che il primo amore non si scorda mai, ma tutto ciò non si limita solo alla persona di cui ti eri innamorata. Infatti, quando si ripensa alla prima storia vissuta, tornano alla memoria ricordi ed emozioni che vanno al di là del partner.
Che effetto fa rivedere il primo amore?
Ritornare indietro nel tempo, sentirsi spaesate, con una sensazione di strana felicità ingiustificata dentro. Ecco perché rivedere il primo amore è diverso dal rivedere un ex qualunque. Ritornare indietro nel tempo, sentirsi spaesate, con una sensazione di strana felicità ingiustificata dentro.
Quali sono le fasi dell’amore?
Le fasi principali dell’amore sono cinque: l’innamoramento, la differenziazione/disillusione, la sperimentazione, la fase di equilibrio e l’amore maturo.
Cosa rimane dopo l’innamoramento?
La fase dell’amore: cosa subentra? Dopo l’innamoramento, subentra l’amore: una condizione che presuppone la voglia concreta di avere progetti comuni e voglia di concretezza. Si va in contro ad un amore maturo e maggiormente consapevole. D’altronde, noi umani cerchiamo anche questo: sicurezza e stabilità.