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Quale tecnica viene utilizzata nella clonazione del Dna?
Praticata per la prima volta nel 1920 da Hans Spemann per esperimenti genetici, la SCNT è la tecnica attualmente utilizzata per produrre cloni. Necessita di due cellule: una donatrice e una cellula uovo.
Come si realizza la clonazione?
Da una qualsiasi cellula di un organismo si estrae il nucleo contenente il Dna. Si svuota poi un ovulo (proveniente da un altro organismo) del suo nucleo e si inserisce al suo posto l’altro nucleo. L’ovulo si svilupperà normalmente e darà vita a un individuo geneticamente identico al “proprietario” della cellula.
Come è nata la clonazione?
La storia della clonazione, una delle più grandi conquiste della ricerca medica, ha inizio nel 1938 con gli esperimenti del medico Spemann. Nel 1952, infatti, due ricercatori inglesi, Briggs e King, riuscirono a portare a termine l’esperimento rimasto incompiuto da Spemann, clonando delle rane.
Cosa si intende per clonazione terapeutica?
Un processo che permette di far nascere un nuovo individuo vivente identico ad un altro, cioè con lo stesso patrimonio genetico. Avviene mediante la produzione artificiale di una serie di cellule a partire da un’unica cellula iniziale.
Quali differenze esistono tra le tecniche del clonaggio e della clonazione?
Fra le tante metodologie che sono state messe a punto, negli ultimi tempi, ci sono la clonazione e il clonaggio del DNA. La clonazione può essere di due tipi: riproduttiva e terapeutica. Per clonaggio, invece, si intende la produzione di copie di pezzi di DNA.
Qual è la differenza tra la PCR è il clonaggio?
La tecnica del clonaggio permette di ottenere numerose copie identiche di uno o più frammenti specifici di DNA, ma, a differenza della PCR, in questo caso viene sfruttato il meccanismo di replicazione del DNA all’in- terno delle cellule batteriche (duplicazione del DNA in vivo).