Sommario
Quali sono le caratteristiche della astenosfera?
Sotto la litosfera si estende l’astenosfera (dal greco asthenés, debole), uno strato composto da rocce a comportamento quasi plastico, che sotto tensione si deformano senza fratturarsi. Essa comprende la parte restante del mantello superiore e in essa si originano i magmi che alimentano l’attività eruttiva dei vulcani.
Cosa succede nella astenosfera?
Nell’astenosfera hanno luogo dei moti convettivi, moti ordinati in celle convettive la cui energia viene trasferita alla litosfera producendo l’evoluzione delle placche che la costituiscono. Questo perché la materia è quasi “plastica” diversamente da quanto si riscontra ad esempio nella litosfera.
Qual è lo stato fisico dell astenosfera?
[asteno-+sfera]. In geologia e geofisica, nome dato a una porzione del mantello terrestre compresa tra la litosfera (70-100 km di profondità) e la mesosfera (ca. delle rocce che costituiscono l’astenosfera non si trova più allo stato solido, bensì allo stato fuso).
Su quale criterio la struttura della Terra è stata suddivisa in litosfera astenosfera e mesosfera?
Le differenze della costituzione della struttura interna della Terra sono di tipo mineralogico e chimico, però esiste una considerazione in base alle proprietà reologiche, ossia l’elasticità, la rigidità e la duttilità delle rocce. Vengono così distinte la litosfera, l’astenosfera e la mesosfera.
A quale profondità si trova il limite inferiore del mantello?
2891 km
Questi strati (e le loro profondità) sono i seguenti: il mantello superiore (33–410 km), la zona di transizione (410–660 km), il mantello inferiore (660–2891 km), e in basso nell’ultima regione c’è l’anomalo confine nucleo-mantello (strato D”) con uno spessore variabile (intorno a una media di ~200 km).
Qual’è la densità del mantello?
La densità media del mantello è valutata intorno a 4,5 g/cm3, consistente con la presenza di minerali silicatici ricchi di Mg e Fe, e ben inferiore al valore medio del nucleo per il quale si stima d=10,7 g/cm3, ma superiore a quella della crosta continentale (d=2,6÷2,9 g/cm3).