Sommario
Quando un reato viene archiviato?
L’archiviazione, nel diritto processuale penale italiano, è l’atto con cui si dispone di interrompere un procedimento penale senza che venga formulata un’accusa.
Quando decade una condanna penale?
La pena della reclusione si estingue col decorso di un tempo pari al doppio della pena inflitta e, in ogni caso, non superiore a trenta e non inferiore a dieci anni(1). La pena della multa si estingue nel termine di dieci anni.
Cosa succede se si è indagati?
In linea di massima, essere indagati per la commissione di un reato non ha conseguenze, a meno che il giudice per le indagini preliminari non abbiano emesso una misura cautelare restrittiva della propria libertà, tipo gli arresti domiciliari o l’obbligo di dimora.
Cosa significa esercitare l’azione penale?
Che cosa significa “Azione penale”? È la richiesta del pubblico ministero rivolta al giudice affinché l’autore di un fatto di reato venga punito in quanto responsabile.
Quando avviene l’archiviazione?
La richiesta di archiviazione viene effettuata dal PM che non è riuscito a trovare sufficienti prove a supporto del presunto reato, durante l’indagine preliminare. Ciò significa che non si sono i presupposti per proseguire con le fasi successive del procedimento penale.
Cosa succede dopo l’archiviazione?
Può capitare che dopo l’archiviazione la vittima scopra nuove prove che non erano conosciute prima o possa indicare nuove piste di indagine in grado di scoprire nuovi elementi di prova. In questo caso la persona offesa può chiedere al PM la riapertura delle indagini, che deve essere sempre autorizzata dal GIP [6].
Quando si cancella un reato penale?
In sintesi la cancellazione del reato giudicato con sentenza di patteggiamento può avvenire una volta decorsi cinque anni, se si tratta di delitto, o due anni, se si tratta di contravvenzione, purchè l’imputato non abbia commesso un delitto o una contravvenzione della stessa indole.
Quando non si va in galera?
Quando non si va in galera? La riforma del codice penale prevede l’archiviazione dei procedimenti penali avviati contro coloro che commettono reati puniti con non più di cinque anni di reclusione, anche se con la pena pecuniaria. Dunque, niente carcere a chi ha una condanna di non oltre 5 anni.
Quanto tempo si può essere indagati?
Fin qui tutto semplice e chiaro: non si può essere indagati per più di sei mesi o di un anno (nell’ipotesi di reati gravi) oppure, in caso di proroga, per più di diciotto mesi o di due anni.
Quando si viene a conoscenza di essere indagati?
Secondo la legge, chi è indagato ne riceve notizia solo a conclusione delle indagini mediante apposito avviso che lo invita a rivolgersi ad un avvocato e ad organizzare un piano di difesa. L’indagato dunque, nella maggior parte dei casi, non è a conoscenza delle investigazione contro di lui.
Quando si esercita l’azione penale?
L’esercizio dell’azione penale consegue alla chiusura delle indagini preliminari. Giova ricordare che tale fase inizia quando al pubblico ministero perviene una notizia di reato (che viene prontamente iscritta in apposito registro) o una querela, istanza, richiesta o autorizzazione a procedere.
Chi deve esercitare l’azione penale?
Art. 132. Il pubblico ministero ha l’obbligo di esercitare l’azione penale ed a tal fine avvia le indagini quando ha notizia di un reato. Obbligatorietà dell’azione penale.