Sommario
Quanto guadagna una archivista?
In base al ruolo, gli stipendi annui possono andare da 20000 euro a 40000 euro. Va comunque specificato che la maggioranza degli archivisti non guadagna oltre i 30000 euro, una cifra comunque di tutto rispetto.
Cosa fa chi lavora in archivio?
L’ARCHIVISTA costituisce e organizza archivi prevalentemente documentali di interesse storico e culturale. Pone attenzione alla collocazione di ogni opera nell’ambito del panorama storico di riferimento attraverso l’attività di schedatura, riordino e inventariazione dei beni.
Cosa ci vuole per fare l archivista?
Per lavorare come archivista possono essere sufficienti lauree in Lettere, Storia, Filosofia, Giurisprudenza, Architettura o altro, ma esistono numerose opportunità di specializzazione per chi intenda intraprendere questa attività, fra cui la scuola per archivisti dell’Università di Bologna, la scuola speciale per …
Come si fa a lavorare negli archivi?
Una delle strategie da mettere in pratica se si vuole lavorare negli archivi di stato è quello di consultare con una certa frequenza il sito del Ministero dei Beni Culturali o quello della Gazzetta Ufficiale, sui quali vengono di norma pubblicati i bandi dei concorsi indetti per il reclutamento del personale.
Cosa si fa in un Archivio di Stato?
Un archivio di Stato (anche archivio nazionale) è un’istituzione che raccoglie documenti o archivi ufficiali di istituzioni o enti pubblici, giudiziari, politici e militari, e in alcuni casi privati, per la loro conservazione, consultazione e indagine.
Quanto guadagna un direttore di archivio?
Stipendio Archivista – Variazioni
Professione | Stipendio | Variazione |
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Dirigente degli Archivi | 2.160 €/mese | +60% |
Archivista Direttore Coordinatore | 1.660 €/mese | +23% |
Archivista Direttore | 1.550 €/mese | +15% |
Archivista Digitale | 1.460 €/mese | +8% |
Quanto guadagna praticante notaio?
Quanto guadagna un praticante notaio? La pratica notarile, magari anche senza nessun compenso (situazione possibile, ci dice chi ci è passato), porta però poi, una volta diventati professionisti affermati, a importi medi indicati dal Consiglio nazionale di 250.000 euro all’anno (400 prima della crisi).