Sommario
Cosa si intende per lavoro notturno?
In particolare viene definito come “periodo notturno” un periodo di almeno sette ore consecutive comprendenti l’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino. In questo periodo rientrano quindi gli orari 22-5, 23-6, 24-7 e, ovviamente, orari di maggiore durata comprendenti i precedenti.
Quando è vietato adibire al lavoro notturno una donna?
2. I contratti collettivi stabiliscono i requisiti dei lavoratori che possono essere esclusi dall’obbligo di effettuare lavoro notturno. E’ in ogni caso vietato adibire le donne al lavoro, dalle ore 24 alle ore 6, dall’accertamento dello stato di gravidanza fino al compimento di un anno di eta’ del bambino.
Chi non può fare lavoro notturno?
Fino ad 1 anno di età del bambino,il lavoro notturno per la lavoratrice-madre è PROIBITO. Fino a 3 anni, la madre (o il padre, in alternativa) NON SONO OBBLIGATI a lavorare di notte. c)per la lavoratrice o il lavoratore che abbiano a proprio carico un soggetto disabile ai sensi della legge 104/92.
Quando si lavora di notte?
La norma di riferimento per il lavoro di notte è il decreto legislativo 66 del 2003. Qui viene specificato che l’impiego notturno consiste nell’attività lavorativa svolta per almeno 7 ore consecutive tra le 24 e le 5 del mattino. Anche trovare di notte il parcheggio è molto più facile.
Quante ore di lavoro notturno si possono fare?
13 del D. Lgs. 66/2003 stabilisce che l’orario di lavoro dei lavoratori notturni non può superare le otto ore in media nelle ventiquattro ore, salva l’individuazione da parte dei contratti collettivi, anche aziendali, di un periodo di riferimento più ampio sul quale calcolare come media il suddetto limite.
Da quando inizia il lavoro notturno?
In genere, l’orario del lavoro notturno è determinato dall’attività esercitata dalle 24:00 alle 5:00 del mattino, tuttavia la prestazione può avvenire in questo arco temporale anche per un periodo limitato o più lungo.
Quante notti consecutive si possono fare in un mese?
La normativa generale sul lavoro non fissa un numero massimo di turni sul lavoro notturno. Stabilisce invece un altro principio ovvero quello del riposo minimo che deve essere concesso al dipendente di almeno 11 di consecutive tra un turno di lavoro e l’altro.
Come evitare di fare il turno di notte?
Sono esonerati dal turno di notte, cioè non possono essere impiegati per svolgere lavoro notturno [2]:
- la madre o il padre convivente (uno dei due) di un bambino minore di 3 anni;
- un lavoratore o una lavoratrice unico affidatario di un figlio minore di 12 anni;