Sommario
Come era organizzata la Chiesa nel Medioevo?
Gruppi di diocesi facevano capo ad un arcivescovo, o metropolita, mentre alcuni grandi centri erano considerati patriarcati: Roma, Gerusalemme, Antiochia, Alessandria, Costantinopoli. Comparvero poi nelle campagne pievi/parrocchie.
Quale ruolo svolge la Chiesa?
La missione della Chiesa si esercita con gli insegnamenti, la preghiera, la liturgia e l’amministrazione dei sacramenti attraverso cui Dio offre in dono la grazia. La rivelazione viene trasmessa, secondo la Chiesa cattolica, attraverso la Scrittura e la Tradizione.
Quale ruolo rivestono nella storia la Chiesa e l’impero?
In poche parole, papato e impero devono collaborare per garantire il pieno perfezionamento intellettivo e morale dell’uomo. Dante con la sua idea di laicità dello Stato è un pensatore moderno e il suo contributo, rapportato al contesto storico in cui viveva, è stato di fondamentale importanza.
Quali sono le caratteristiche principali della Chiesa?
Caratteristiche della Chiesa cattolica sono l’unità, la santità, la cattolicità e l’apostolicità. Il governo della Chiesa cattolica è teocratico, derivando ogni autorità dal suo divino fondatore, esercitata nella persona del suo vicario, il romano pontefice, successore dell’apostolo Pietro nel primato apostolico.
Come spiegare ai bambini cos’è la Chiesa?
La parola Chiesa (dal greco ecclesìa “assemblea”) indica l’assemblea dei fedeli, la comunità dei credenti in Cristo, che si definirono per la prima volta ‘cristiani’ ad Antiochia, poco dopo la conversione di san Paolo.
Quali sono i rapporti tra Chiesa e Impero durante il Medioevo?
Chiesa e Impero entrarono in conflitto nella “guerra per le investiture”; Papa Gregorio VII nel 1075 vietò ai re di nominare i vescovi. Il primo ad entrare in crisi fu l’impero, tra il 12° e il 13° secolo gli imperatori entrarono in lotta con la società urbana , che si presenta in netto contrasto con l’idea di impero.
Quale rapporto deve esistere secondo Dante tra Impero e Chiesa?
NELLA VISIONE di Dante, insomma, il potere politico e quello ecclesiastico sono rigorosamente indipendenti: l’uno deve curarsi della felicità terrena, l’altro di quella celeste. Certamente entrambi derivano dall’ordine divino del mondo, ma tutti e due lo incarnano con pari dignità, ciascuno nel suo ambito.