Sommario
Come venivano amministrate le province romane?
Le province erano governate da magistrati appositamente eletti (pretori) o da consoli o pretori di cui veniva prolungata la carica (prorogatio imperii o “prolungamento del comando”: proconsoli e propretori), coadiuvati per l’amministrazione militare e civile dai questori e da numerosi altri funzionari (cohors praetoria …
Quale magistratura aveva il potere esecutivo è militare nella Roma repubblicana?
I consoli avevano il potere supremo sia in materia civile sia in quella militare, e ciò era dovuto in parte al fatto che erano i magistrati ordinari più alti in grado e quindi con maggior Imperium (potere di comando).
Chi eleggeva i magistrati nella Roma repubblicana?
I Comizi Centuriati eleggevano: magistrati curuli, capi militari, censori; votavano le leggi importanti come quelle costituzionali, dichiaravano la guerra. I Comizi Tributi eleggono i magistrati inferiori e votano i plebisciti, cioè le decisioni prese dai Concilia Plebis.
Chi amministra le province?
Organizzazione amministrativa Ogni provincia appartiene a una regione. A capo della provincia vi è il presidente della provincia, eletto tra i Sindaci dei vari Comuni nella circoscrizione provinciale e il sindaco della Provincia uscente da un elettorato attivo composto da Sindaci e Consiglieri dei medesimi Comuni).
Come furono organizzate da Augusto le province romane?
Le province romane con la riforma dell’amministrazione provinciale voluta da Augusto, vennero suddivise tra province senatorie e imperiali, rette da governatori di diverso rango e importanza. In seguito suddivisa in Cilicia (resta imperiale) e Cipro, provincia senatoria governata da un Proconsole di rango pretorio.
Repubblica romana | |
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Forma di governo | Repubblica con costituzione mista di democrazia, aristocrazia e monarchia. |
Consoli | Elenco |
Organi deliberativi | Senato romano, Comizi |
Nascita | 509 a.C. con Lucio Giunio Bruto e Lucio Tarquinio Collatino |
Quali erano le magistrature repubblicane?
Le principali magistrature erano (in ordine obbligatorio di accesso) la questura, l’edilità, il tribunato, la pretura, la censura, il consolato, la carica più alta dello stato. Si dividevano in minori (quaestura, aedilitas, tribunatus) e maggiori (praetura, censura, consulatus).
Chi nominava i magistrati più importanti?
I magistrati erano eletti dal popolo di Roma, che consisteva in plebei (gente comune) e patrizi (aristocratici). Ogni magistrato era investito di un certo grado di potere, denominato maior potestas (maggior potere), a seconda del ruolo che ricopriva.
Chi eleggeva i consoli a Roma?
In età imperiale i consoli continuarono, però nominati dall’imperatore e, dopo la fondazione di Costantinopoli, si eleggeva un console per l’Occidente ed uno per l’Oriente. La carica durò ancora a Roma anche dopo la caduta dell’Occidente, sino al 566, ed a Costantinopoli sino al VII sec.