Sommario
Cosa specifica la legge 300 del 1970?
Scheda sintetica. Si definisce Statuto dei Lavoratori la Legge 20 maggio 1970 n. 300, che reca “Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell’attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento”.
Come si è arrivati allo Statuto dei lavoratori?
Il 20 maggio 1970, il Parlamento della Repubblica approvava la legge n. 300 definita lo Statuto dei diritti dei lavoratori: una vera e propria svolta nell’ambito delle relazioni industriali e dei rapporti di lavoro, sotto la spinta del cosiddetto autunno caldo del 1969.
Cosa afferma lo Statuto dei lavoratori?
Lo Statuto raccoglie le norme principali che tutelano la libertà e la dignità dei lavoratori, la libertà e l’attività sindacale nei luoghi di lavoro e le norme sul collocamento. Lo Statuto detta anche le regole che il datore di lavoro deve eseguire se vuole dare una sanzione disciplinare a un dipendente (art.
Perché nasce lo Statuto dei Lavoratori?
Lo Statuto proteggeva la libertà di opinione dei lavoratori, impediva di svolgere indagini in proposito ai datori di lavoro e limitava fortemente i controlli e le intrusioni nella privacy dei lavoratori (fino a quel momento, le perquisizioni corporali in uscita dalla fabbrica erano episodi comuni).
Chi ha voluto i diritti dei lavoratori?
“Lo statuto dei lavoratori è legge” titolò a tutta pagina l’“Avanti!” del 22 maggio 1970 e affermò nell’occhiello: “Il provvedimento voluto dal compagno Giacomo Brodolini è stato definitivamente approvato dalla camera”.
Quando ci fu il riconoscimento del diritto di associarsi in sindacati?
Solo nel 1824 quelle leggi furono abrogate e dal 1825 fu riconosciuto il diritto di associazione.
Quando sono nati i primi sindacati?
In Italia, il primo vero sindacato nacque a Torino nel 1848, a opera di Tipografi. E su questo esempio nasceranno associazioni in tutte le categorie dei lavoratori.